NONSOLO PROGROCK, blog di informazione musicale ed altro
a cura di MASSIMO SALARI
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sabato 26 giugno 2021
Nicola Alesini - Saro Cosentino
NICOLA ALESINI / SARO
COSENTINO – Cities M.P. & Records Distribuzione: G.T. MUSIC Genere: Electronic, Jazz Supporto: cd – 2021
Le
caratteristiche che contraddistinguono la musica italiana sono ben note a
tutti, la melodia che nasce dalla musica napoletana si districa nel tempo in una
vera e propria carta d’identità che tutto il mondo ci invidia, sintetizzabile
nei termini “mamma, sole, cuore, amore” come molto spesso amano etichettarci
dall’estero. In realtà il nostro parterre artistico è ben più esteso, noi
italiani siamo molto attenti alla creazione e quindi all’arte pura dettata
anche dall’improvvisazione, arma che solo i grandi musicisti sanno mettere bene
in pratica. Ma anche l’ascoltatore è predisposto ad accettare nuove sonorità o
idee, basti solamente pensare che negli anni ’70 i successi di band
sperimentali inglesi quale i Genesis o i Gentle Giant vengono raggiunti grazie
all’acquisto dei dischi di noi italiani. Siamo sempre all’avanguardia nel saper
accettare le novità e dimostriamo di saperle apprezzare e comprenderle. La
sperimentazione se poi è concatenata alla nostra mediterraneità porta a
risultati che esulano dal linguaggio musicale comune. Credo che questo
preambolo possa benissimo adattarsi a Nicola Alesini, sanremese amante dei
strumenti a fiato, ricercatore di nuove sonorità ed amante del Jazz. La
creatività negli anni si palesa in dischi come “Mediterranea” del 1988
realizzato in collaborazione con Andrea Alberti e Gianluca Taddei ed in altre
forme artistiche come la danza, il teatro e la poesia. Ma
veniamo all’altro grande artista che contribuisce in ugual maniera alla
creazione di “Cities”, ossia Saro Cosentino. Il polistrumentista nasce a Roma
ma si trasferisce a Milano negli anni ’70 per suonare musica acustica della
tradizione popolare nord-americana e Blues. Nel 1979 crea l’ensemble Saro
Cosentino Entertainment Blues Band di cui fanno parte anche Fabio Treves e
Maurizio Angeletti. Da qui anche per lui vale il discorso della passione
sperimentale, tanto da portarlo a collaborare con il mai troppo compianto
Franco Battiato. Ma i nomi degli artisti con cui ha lavorato sono davvero
molteplici, Morgan, Milva, Alice, Mino Di Martino, Ivano Fossati, Peter
Gabriel, Peter Hammill Tony Levin, Gavin Harrison e molti altri ancora. E poi
dischi solisti e colonne sonore tanto per sottolineare la caratura del
musicista quale è. Per
la realizzazione di “Cities” si avvalgono della collaborazione di Massimiliano
Di Loreto, altro grande polistrumentista e batterista mentre la realizzazione è
in mano a Vannuccio Zanella per M.P. & Records. Più
che tracce che compongono l’opera opterei per sensazioni, in quanto esse
scaturiscono dalla visione di determinate città, vissute e visitate, ad ogni
brano corrisponde dunque un luogo per un totale di sette frangenti sonori. Ed
il disco inizia con “Genova (Per Carlo)” fra l’odore salmastro dei vicoli
stretti che raccolgono un mix formato da fragranza di cucine, panni stesi e
mare. Facile recepire questo stato di appartenenza, una quiete magica suggerita
dai strumenti musicali trattati con delicatezza ed amore, quasi sfiorati per non
urtare il quadro emotivo. Il sax è voce, le parole non servono, mentre il basso
fa da spina dorsale supportando come un genitore pieno di esperienza il proprio
figlio. “Istanbul”
ha un andamento simile ma leggermente orientaleggiante, leggiadro e quasi impalpabile. “Lisbon”
si affaccia sul mare, anche in questo caso le atmosfere di quiete vengono
filtrate attraverso il sax di Alesini riportando alla mente i colori e la
mediterraneità che ci accomuna. Viene naturale all’ascolto di socchiudere gli
occhi. Ma veniamo in Italia e più
precisamente andiamo a “Palermo” dove la
musica acquisisce connotati che fanno tornare alla memoria antiche sigle di
documentari o sceneggiati anni ’70. Ed ecco subentrare anchela ritmica, lieve, educata, coadiuvata da
altre percussioni il tutto ad impreziosire le atmosfere narrate. “Praga” ha un
bellissimo andamento tracciato dalle linee di basso protagonista sino
all’innesto del giro armonico delle chitarre, al solo di sax e della batteria
sempre gentile e riguardosa dell’andamento proposto. Uno dei momenti più alti
di “Cities” almeno per il gusto personale di chi vi scrive. La
capitale “Roma” è suonata come fosse vista di notte, quando le luci ed i colori
prendono il sopravvento e la conclusiva “Venezia” fa l’occhiolino fra le calle.
Una citazione di merito a OndemediE che si occupa dell'artwork, in esso foto suggestive impreziosite da citazioni poetiche come ad esempio quella di Italo Calvino tratto da Isidora: "All' uomo che cavalca lungamente per terreni selvatici viene desiderio di una città". Musica
per staccare la spina dopo una settimana stressante, musica semplicemente per
stare bene, da ascoltare, non da sentire. E reset sia. MS
Il disco si può acquistare su G.T.MUSIC Distribution:
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