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a cura di MASSIMO SALARI
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giovedì 22 ottobre 2020
Geometry Of Chaos
GEOMETRY
OF CHAOS - Soldiers Of The New World Order Autoproduzione Genere: Metal Progressive Supporto: file digitale – 2020
Il
genere Metal Progressive in Italia è composto da validi musicisti, la ricerca
in questo campo non si è mai assopita, si dava negli anni ’80 il Metal un
genere a breve scadenza ed invece si è sempre saputo rinnovare sino ai giorni
nostri. Dirò di più, è spesso da qui che nascono interessanti sonorità dettate
da innesti coraggiosi. Personalmente
ho apprezzato anche la musica cinematografica, ossia colei che riesce a darti
immagini solo ascoltandola, colonna sonora spesso di concept album abbastanza
filosofici. Un esempio in Italia ce lo propone questo nuovo progetto di Fabio
La Manna (chitarra, basso) e Davide Cardella (batteria). Provenienti da Torino
i Geometry Of Chaos si propinano un nome che è un ossimoro e si formano nel
2014 dopo aver lasciato la band Galileo’s Spectacles. La musica proposta
rispecchia il nome ma soprattutto il concept che narra di un nuovo ordine
mondiale, esso pur essendo di poche unità riesce a comandare il popolo
terrestre. Ognuno del popolo lavora per mantenere poche persone al potere. La
storia è ovviamente più attuale che mai e la musica ben rispecchia le caratteristiche. “Soldiers
Of The New World Order” è composto da otto brani ricercati su ritmiche spezzate
e rifftaglienti. La tecnica è pulita e
superiore alla media, così il suono. “Idrolatry”
mette subito in tavola le carte vincenti, fra cambi di tempo, assolo di
chitarra e una voce graffiante espressa in un buon inglese. Banale ricercare
somiglianze con altri artisti perché in questa musica risiedono tutte le
caratteristiche del genere, oltretutto penalizzante in quanto i Geometry Of
Chaos hanno una forte personalità. Apprezzabile dunque lo sforzo dei musicisti
a propinarci un disco mai scontato. “Jocker’s Dance” è il singolo del quale ne
scaturisce anche un video, brano divertente dal profumo fine anni ’80 primi
’90, con un ritornello di facile memorizzazione. Bello il frangente acustico
che rilascia un velo aristocratico di nostalgia, così l’immancabile assolo.
Tutti i brani sono di medio/lunga durata, mai inferiori ai sei minuti
abbondanti. “Spiral Staircase” ha buoni arrangiamenti e riconduce al concetto iniziale
di musica cinematografica, in esso anche storia, Rocke Metal, così una punta di Dream Theater,
quelli più introspettivi. Rispetto gli altri brani ascoltati sino ad ora potrei
anche definirlo il più “progressivo” nel senso generale del termine. “Garage
Evil” è un pezzo strumentale articolato e ben strutturato, ottima vetrina per
le qualità tecniche del duo in azione. Il
basso apre “Observer”, una struttura sonora che si alterna fra schiaffo e
bacio, analogo il discorso per “Saturated”. i Geometry Of Chaos si scatenano in
“Premonition” lanciando reminiscenze Savatage e Queensryche. Il disco si
conclude con la title track “Soldiers Of The New World Order” e come di
consuetudine si può dire dulcis in fundo. Metal
Progressive non scontato questo dei Geometry Of Chaos, proprio alla fine
dell’ascolto ci si rende effettivamente conto del nome azzeccatissimo. Un disco
molto curato anche nei particolari. Ricordo
infine la buona carriera solista di Fabio La Manna con due dischi interessanti
dal titolo “Res Parallela” (2014 – autoproduzione) e “EBE” (2016 –
autoproduzione) che potrete ordinare tramite mail all’indirizzo: fabiolamanna79@libero.it
. MS
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