Pagine

giovedì 26 settembre 2019

Juglans Regia


JUGLANS REGIA – Memorie Dal Presente
Loud n’Proud Records
Genere: Hard Prog
Supporto: ep  – 2019

 


Provenienti da Sesto Fiorentino (FI), i Juglans Regia sono un gruppo che riesce ad unire la forza dell'Hard Rock con l'Indie Rock ed il Progressive, un connubio di certo intrigante per idee ed energia.
Si formano nel 1992 con il primo moniker Raising Fear, solo successivamente diminuiscono il fattore Metal nella propria musica portandoli quindi a cambiare anche il nome del gruppo in Juglans Regia, che altro non sarebbe che il noce da frutto (noce reale). Nel  2009 il gruppo conosce uno stop dovuto a diversi casi, fra incidenti, motivi lavorativi e quant’altro, per poi ritrovarsi nel 2017 con la formazione che registrò nel 2002 il primo album ”Prisma”. Nel 2005 è la volta di “Controluce” (Prisma) e nel 2008 di “Visioni Parallele” (Akom Production/Prism). La band acquisisce personalità nel tempo, distaccandosi un poco anche da certe influenze inevitabili come nel loro caso i Litfiba. Bene che la storia vada assimilata, così un certo stile, ma ancor di più se si lascia fuoriuscire al di sopra di tutto la propria personalità.
Ce lo fanno ascoltare i Juglans Regia formati da Antonello Collini (chitarra), David Carretti (batteria), Massimiliano Dionigi (basso), Lapo Martini (tastiere) e Alessandro Parigi (voce)  in questo ep intitolato “Memorie Dal Presente” composto da quattro canzoni.
“L’Imperdonabile” apre l’ep con chitarre distorte e tastiera, la chitarra si esprime al meglio in un assolo iniziale davvero preciso e dall’ampio respiro. La band dimostra di essere coesa e amante del Rock totale, aperta anche a differenti innesti come i repentini cambi di tempo prerogativa di un certo Prog Rock. Bene funziona la sezione ritmica e il gusto per le melodie viene alla luce, bagnato da quella nostra tipica italianità che nessuno riuscirà mai a copiarci.
“Maschere” alza il ritmo e l’adrenalina resta alta, in  un connubio fra Litfiba e Hard Prog.
Tastiere e chitarra trascinata per “Primo Istinto”, ballata dolce ma non banale per corposità ed arrangiamenti. Avanti a noi si aprono gli anni ’80, verso la fine del suo decennio, dove un certo Indie Rock sapeva raccontare storie particolari ed innovative per il tempo.
Chiude la solare “Le Virgole Del Tempo”, qui la band in un solo botto si gioca tutte le carte a loro disposizione.
Non serve molto per colpire nel segno, i Juglans Regia lo fanno in maniera naturale, sintomo di avere il genere nel proprio dna. Il Rock è soprattutto uno stile di vita. MS


Nessun commento:

Posta un commento