ANTONIO
GIORGIO – Golden Metal: The Quest For The Inner Glory
Andromeda Relix
Distribuzione: GT Music
Genere: Symphonic Power Metal
Supporto: cd – 2017
Antonio
Giorgio è un giovane cantante campano, e anche compositore. La passione
per il Metal, le tematiche epiche, l’AOR, ed il Progressive Rock, lo portano a
concepire un album d’ esordio decisamente ambizioso e dalle forti emozioni. Non
spaventi tutto questo insieme di generi, non ne scaturisce un polpettone
pesante, bensì un viaggio sonoro denominato dallo stesso artista “Golden
Metal”. Giorgio si fa accompagnare in questo lavoro da musicisti provenienti dal modenese con membri delle band Fogalord, Blue Rose e Astral Domine.
L’artwork
cartonato e ben realizzato dal grafico e musicista Jahn Carlini dei Great
Master, indirizza l’acquirente sulla caratteristica della musica che si va ad
approcciare, gli amanti di Virgin Steele,
Kamelot, Angra e Royal Hunt hanno
quindi di che godere. La confezione contiene anche un libretto esaustivo nei
confronti dei testi scritti da Giorgio stesso e cantati in lingua inglese.
Ci
attendono dodici tracce di Symphonic Power Metal raffinato anni ’90 e ’00’ con
sprazzi di Prog e molto altro ad iniziare dalla title track “Golden Metal”.
Chitarra subito in evidenza ed enfasi già nell’aria, un breve intro per partire
immediatamente. Il ritornello ricorda quello di band Metal storiche relegate
agli anni ’80 ed è un piacere da cantare a squarciagola. Un arpeggio di
chitarra inizia “Lost & Lonely”, inevitabile l’accostamento con i
Queensryche più intimisti, grazie anche all’uso della voce di Giorgio. In “The
Vision” sono le tastiere dell’organo ad approcciare con maestosità il brano, il
quale si articola nel suo procedere in differenti punti del Metal e del
sinfonico. Appena quaranta secondi di quiete in un frangente intimo dal titolo
“The Calling” che accompagna l’ascolto a “The Voice Of the Prophet Beyond Heaven
& Hell ”, per capire che c’è molta carne al fuoco, sicuramente uno dei
momenti più alti del disco.
L’Antonio
Giorgio più muscoloso esce in “Luminous Demons” anche se la melodia è sempre
trattata con rispetto. Si frequentano ambienti sognanti all’inizio di “Keeper
Of Truth”, per poi tornare al Metal Gold classico al quale oramai siamo
avvezzi. “The Reaper” è un altro dei brani che prediligo, più cadenzato e
funereo vista anche la tematica delle liriche, infatti il titolo suggerisce.
Segue “Forever We Are One”, e come in un film all’ascolto del brano scorrono
nella nostra fantasia immagini fra l’epico e l’onirico. E’ poi la volta della
suite “Et In Arcadia Ego” suddivisa in tre momenti. Qui Giorgio mette in mostra
tutte le caratteristiche di compositore, relegando l’ascoltatore a spettatore,
questo quando la musica dice più di mille parole ed immagini.
Questa
lunga cavalcata sonora si chiude con “Alone Again”, canzone tendente alla
ballata. Un disco che sicuramente va consigliato a tutti gli amanti di queste
tematiche, ma anche a chi per la prima volta si vuole approcciare ad un certo
tipo di Metal.
Esiste
anche una versione digitale del disco dal nome “Golden Deluxe Edition”, con il
cd regolare contenente due bonus track, un intero cd bonus, con ben 12 cover
personalizzate di giganti del Metal come Black Sabbath, Queensryche, Dream
Theater,Kamelot, Virgin Steele, Bruce Dickinson e Conception ed altre due bonus
track scritte da Antonio Giorgio per un totale di 28 brani per quasi 160 minuti!
Che
dire, lasciamoci caricare da questa devastante energia! MS
Bellissima e centratissima recensione Max!Un piacere leggere una descrizione così ben delineata.Saluti e già al lavoro sul follow-up! AG
RispondiEliminaGrazie Antonio!Per me un piacere averti qui nel mio blog. Se ho descritto cose giuste il merito è soprattutto il tuo che hai saputo comunicare perfettamente con la musica. A presto!
RispondiEliminaGrazie ancora Max!!!
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminahttp://goldenmetalkingdom.blogspot.it/2017/ Ciao Max!In questo mio blog puoi trovare la tua recensione insieme ad altre(con immagini inedite e vari links),ma anche altro come una mia lunga intervista rara a David Defeis per la rivista "FeniX"nel 2010,mie recensioni di Metal albums "dorati"etc La Passione la si deve coltivare per la Musica in sé per sé prima di divenire un Artista(e anche dopo).Cari saluti! AG
RispondiEliminaCiao Antonio! Molto bello da parete tua tenermi aggiornato sulle attività che realizzi. Ti auguro tutto il meglio. Grazie.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCome si dice,"all the best"anche a te Max,la musica ha bisogno di persone con la tua intelligenza,dedizione e passione per la causa.
RispondiEliminaKeep in Touch!
AG