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giovedì 25 febbraio 2016

Sintonia Distorta

SINTONIA DISTORTA – Frammenti D’Incanto
Lizard Records / Locanda Del Vento
Genere: Hard Prog
Supporto: cd – 2015


I Sintonia Distorta provengono da Lodi e si formano nell’ottobre del 1995 con l’intento di suonare brani cover che vanno dal Classic Rock al Power, dal Prog al Metal sempre mantenendo un gusto per la melodia. Hanno all'attivo 3 demo di pezzi propri e un demo di cover, mentre la scelta del cantato è in lingua italiana.
Con “Frammenti D’Incanto”  si parla dunque di debutto mentre la formazione è composta da Simone Pesatori (voce), Simone Prestini (chitarre), Giampiero Manenti (tastiere, voce), Fabio Tavazzi (basso) e Matteo Sabbioni (batteria).
Molto bello il libretto che accompagna il prodotto sonoro, realizzato dalla oramai riconoscibilissima grafica di Davide Guidoni, questo è ricco di informazioni, con storie spiegate e testi lirici. I brani contenuti sono dieci e tutti di media e lunga durata, a partire da “Anthemyiees (L’Isola Nel Buio)”, storia di un capitano alla ricerca di una terra sempre sognata. Il rumore del mare e una voce femminile che canticchia una nenia ci accoglie in questo lungo viaggio. Adrenalina scorre fra le imponenti tastiere e le chitarre distorte autrici di riff taglienti sono da partner alla bella voce di Pesatori, che nei momenti più vigorosi mi ricorda un poco quella del maestro Bernardo Lanzetti.
Ogni musicista ed ogni cantante è un cantastorie e l’argomento viene trattato in “Il Cantastorie”, canzone che può piacere anche agli amanti del New Prog anni ’80, pur avendo sempre le chitarre distorte in affidamento. “Menta E Fragole”, la forza di un uomo (la menta) e la dolcezza di una donna (le fragole), il frutto dell’amore e la magia della vita raccontata con toccante intensità in un momento più riflessivo. “Il Mondo Dei Falsi Dei” invece subentra nel sociale e le problematiche che si hanno se si fa uso di droghe. Il ritmo dunque sale visto l’argomento e così la durezza del suono supportato da una buona ritmica. Egoismo, esaltazione dell’ ”io” nel brano “Il Canto Della Fenice”, piacevole sotto molteplici punti di vista, a partire dall’inciso al ritornello, sicuramente piacevole per i più metallari di voi. Melodie in prima linea in “No Seed A Show”, storia di palcoscenici. Il disco è dunque variegato, fra sensazioni di bacio o schiaffo, ma sempre legato alla melodia di facile assimilazione, una carta vincente che viene amplificata dai suoni tastieristici e coralità. Non solo Prog duro, ma anche richiami al Metal vero, come nel caso di “Pioggia Di Vetro”, dove gli Iron Maiden fanno capolino. Si torna a parlare d’amore con “I Ponti Di Budapest”, fra arpeggi e sensazioni sentimentali. Non manca un pensiero per chi vive in situazioni più disagiate in “Clochard”, dove ancora una volta si possono estrapolare gli Iron Maiden. Si finisce con “Il Vento Dei Pensieri”, una storia d’amore e di vecchi pensieri che volano sopra le tastiere di Manenti.

In conclusione “Frammenti D’Incanto” è un lavoro onesto, senza grandissimi picchi qualitativi, magari avrei apprezzato di più se ci fossero stati solo strumentali più lunghi o almeno un brano prettamente strumentale a spezzare l’ascolto, ma va bene anche così, stiamo sempre parlando di debutto e quindi benvenuti Sintonia Distorta e bravi. MS

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