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domenica 21 dicembre 2014

Fabio Zuffanti

FABIO ZUFFANTI & ZBAND – Il Mondo Che Era Mio
AMS / BTF
Genere: Progressive Rock
Supporto: cd - 2014


Molto spesso mi sono lamentato di situazioni musicali qui in Italia che hanno fatto sì che il mio giudizio fosse rassegnatamente negativo al riguardo. Non è per partito preso nei confronti di un genere musicale a me caro, e neppure per chiusura mentale relegata a nostalgia dei tempi che furono, bensì vera e propria constatazione dell’evoluzione culturale del popolo italiano.  Ma per fortuna anche oggi c’è chi si batte per se stesso e la musica, per poter semplicemente vivere di lei e di esprimere il proprio essere attraverso le sue corde. In un calderone immenso questi artisti vanno scovati e supportati perchè è da loro che spesso nascono emozioni.
Fabio Zuffanti di certo non è l’ultimo arrivato, lo sapete bene anche voi che seguite le mie recensioni, ha formato numerosi gruppi come Finisterre, La Maschera Di Cera ed Höstsonaten tanto per nominare i più famosi ed è un artista che si batte da venti anni per la sua causa, quella di esprimere un concetto musicale a cavallo fra semplicità, armonie e Prog Rock. Probabilmente il connubio di questi elementi non è digeribile a tutti gli usufruitori, i quali spesso si legano al significato di Prog Rock distante dal cosiddetto termine “commerciale”. Non che Zuffanti nella sua carriera abbia fatto dischi prettamente commerciali, anzi, tuttavia ha ricercato la giusta melodia anche di facile memorizzazione, magari a discapito di lunghe cavalcate tecniche. Venti anni di realizzazioni che hanno fatto in ogni caso parlare, emozionare e cantare.
Quest’anno è uscito anche il disco solista “La Quarta Vittima” che ha riscosso  interesse di pubblico in senso generale e che ha portato Zuffanti a formare una band per partire in un tour mondiale che ha toccato nazioni come Belgio, Olanda e Canada. Un concerto in cui si suonano le diverse tappe della carriera che hanno contribuito a formare l’artista genovese, un insieme di canzoni estrapolate dai diversi suoi progetti. Ogni canzone è un tassello importante che l’artista sente vicino a se. Ma non tutto è filato liscio a livello tecnico e le registrazioni live purtroppo non si sono potute realizzare. Zuffanti tuttavia ha ritenuto di immortalare ugualmente questa Zband ed una scaletta importante che lo ha accompagnato nel corso del tour, per questo si reca agli Hilary Audio Recording Studio e ripete il concerto live in studio.
Quello che ne scaturisce all’ascolto, oltre alla bellezza delle composizioni, è una forte sensazione di agio, ossia i musicisti godono di questa situazione e danno il meglio di loro stessi. Ecco allora classici come “In Limine” (Finisterre con Boris Valle),”Rainsuite” (Höstsonaten), “La Notte Trasparente” (La Maschera Di Cera) ed altri ancora, riprendere vita, una nuova veste comunque elegante e moderna. Del nuovo album solista ci sono “Una Sera D’Inverno”, “La Quarta Vittima” e “Non Posso Parlare Più Forte”.La Zband è formata da Matteo Nahum (chitarra), Paolo “Paolo” Tixi (batteria), Giovanni Pastorino (tastiere) e Martin Grice (fiati), oltre che da Fabio Zuffanti al basso e voce.
Sette tasselli importanti per la carriera, ma anche per il Prog Italiano in generale, troppo spesso relegato al confine dei tempi che furono, invece con “Il Mondo Che Era Mio” si ha nuovamente l’ennesima prova che il genere è vivo e vegeto. Ben confezionato in edizione cartonata, registrato con la consapevolezza di rendere il concerto più tangibile ed un bel poster de “La Quarta Vittima Tour”all’interno dell’artwork stesso, questo è il sunto del cd.
Sicuramente Fabio ora è già all’opera in un nuovo progetto, la sua “vulcanicità” non è sicuramente nuova a nessuno, perchè lui è artista vero, vive della sua musica, o almeno tenta di farlo con tutte le difficoltà del caso e se ci riesce è solo grazie a se stesso, alla gavetta, alla bella musica che solo un ascoltatore disattento può lasciarsi sfuggire.
Da avere e godere! (MS) 

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