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mercoledì 5 ottobre 2011

Intercettazioni telefoniche

Intercettazioni: passa l'udienza-filtro, Bongiorno si dimette

'E' bastato uno schiocco di dita di Berlusconi'. Enrico Costa nuovo relatore del ddl

05 ottobre, 17:52 (Ansa.it)

Il presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, ha annunciato la sua intenzione di dimettersi da relatore del ddl intercettazioni. Bongiorno ha preso questa decisione dopo che il governo ha dato parere favorevole all'emendamento Pdl per rendere impubblicabili gli 'ascolti' fino al momento dell'udienza filtro. Dopo che l'emendamento presentato dal capogruppo del Pdl in commissione Giustizia, Enrico Costa, ha ricevuto parere favorevole dal governo, è stato anche votato a maggioranza. E questo ha portato Giulia Bongiorno a dimettersi definitivamente da relatore del ddl intercettazioni. La parlamentare finiana ha quindi indicato Enrico Costa come possibile relatore, al suo posto, del provvedimento.
"Non mi riconosco in questo testo e trovo inaccettabile che sia bastato uno schioccar di dita del premier per mandare in fumo due anni e mezzo di lavoro per cercare un accordo" sul ddl intercettazioni. Lo ha detto la presidente della Commissione giustizia, Giulia Bongiorno spiegando le dimissioni da relatrice del provvedimento.
"Alfano è persona politicamente intelligente e brava, avrebbe dovuto tenere il punto perché per trovare questo accordo non abbiamo trattato per tre ore ma per due anni e mezzo" ricorda Bongiorno secondo la quale "quando si supera il limite ci si prende anche un rischio". "Invece di dire sempre sì al premier, gli si poteva spiegare l'importanza e il valore di un accordo su un problema così delicato", continua Bongiorno che stigmatizza il comportamento della maggioranza "nonostante la disponibilità mostrata dall'Udc a ritirare la pregiudiziale" di costituzionalità". Invece "si è voluto procedere - aggiunge la parlamentare finiana - con una modifica inaccettabile anche per chi, come me, é contrario a pubblicazioni indiscriminate di intercettazioni. Ora, invece, c'é un rischio serio di black out" continua Bongiorno che sottolinea di aver "aspettato fino all'ultimo momento utile" prima di dare le dimissioni. La deputata non ha voluto tuttavia commentare il rischio che questo provvedimento possa non passare il vaglio del Quirinale. "Non mi sognerei mai di dare suggerimenti al Presidente della Repubblica. Nessuno deve osare di anticipare il suo giudizio", conclude
ENRICO COSTA NUOVO RELATORE DEL DDL  - Il capogruppo del Pdl in commissione Giustizia della Camera, Enrico Costa, è il nuovo relatore del ddl Intercettazioni. Enrico Costa prende il posto di Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia di Montecitorio, che si è appena dimessa per protesta contro la decisione della maggioranza di approvare l'emendamento messo a punto dallo stesso Costa con l'obiettivo di rendere impubblicabili le intercettazioni fino all'udienza filtro. "Questo è uno strappo - dice Donatella Ferranti (Pd) - inaccettabile. Non vogliono dialogare".
L'Aula della Camera ieri ha bocciato le questioni pregiudiziali di Pd e Idv al testo sulle intercettazioni. Le pregiudiziali di costituzionalità sono state respinte con 307 no (Pdl e Lega), 230 voti a favore
(Pd e Idv) e 63 astenuti (i deputati del Terzo polo).  Sostanzialmente analogo il risultato della votazione sulla pregiudiziale di merito: 229 sì, 307 no e 64 astenuti.

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