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giovedì 9 giugno 2011

Xhohx

XHOHX - Karyotypexplosion
Selfproduced

Distribuzione italiana: no
Genere: Brutal Prog
Support: CD - 2007




Xhohx è un palindromo, pronunciatelo come volete, si legge in tutte e due le direzioni. Non ha inizio, non c’è fine, rotondo e senza logica, libero e destabilizzante, soprattutto per chi vive la propria esistenza nelle regole. In questo nome dal suono impronunciabile, c’è racchiuso molto del mondo sonoro propostoci dai due artisti debuttanti provenienti dal Belgio, Ramon Ribas Coca (chitarra e programmazioni) ed Oregolakatzor (basso).
Un suono spaventoso, indicibile, proprio come il suddetto palindromo, ma proprio per questo dannatamente “progressivo”.
I Xhohx aprono (o meglio sfondano) una porta nuova nel Rock: il Brutal Prog. Immaginate di ascoltare i Venom, i Meshuggah, i Ruins o i Flying Luttenbachers mischiati con i King Crimson, Frank Zappa, i Magma o i Captain Beetheart. Avete confusione? Non è nulla in confronto alla proposta sonora, un eccitante delirio sparato contro il conformismo musicale, un grido di rabbia che nasce dalla necessità di stravolgere le regole perbeniste di questo campo artistico. Caos rivoluzionario, non politico, coraggioso e menefreghista, così martellante da stendere al suolo anche il metallaro più estremista.
La batteria programmata è spaventosa, porta via come l’impatto di una bomba e le melodie sono prossime allo zero. Seppure il novanta percento dei brani (in totale dodici) non raggiungono mai i quattro minuti, ci pensa la conclusiva “Nukleark” a darci il colpo finale, assieme al suo quarto d’ora di delirio. Dissonanze, cacofonia, rigurgiti sonori e vocali sono la colonna portante di questo incubo musicale, ma è davvero tutta violenza gratuita o “Karyotypexplosion” vuole raccontarci qualcosa in più? E qui mi rivolgo a voi che vivete e respirate Prog dalla mattina alla sera, che apprezzate le contaminazioni Jazz e che cercate nuovi bagliori in questo settore sempre apparentemente assopito nel proprio torpore, ebbene fermatevi un momento ad ascoltare. Gli Xhohx si spingono al di là della musica, lobotomia astrusa, non tutto brilla in questo putrido calderone, ma in esso galleggiano idee.
All’avanguardia sonora si aggiunge questo nuovo tassello e noi di Rock Impressions lo guardiamo con bislacca curiosità, se poi ricordiamo che è un debutto…. Ovviamente tutto questo è consigliato a chi piace stupire e stupirsi, assolutamente da evitare per chi è debole di cuore e mentalità “giovane”, gia sento i commenti: “… ma la musica, dove sta?”. Proprio questo è il messaggio del duo belga, o meglio una rivincita nei confronti delle regole, la voglia sincera di dire e fare ciò che si pensa al momento, piaccia o meno al prossimo.
Ognuno ha le proprie ragioni, e non sono certo io a discutere di nessun parere, viva la libertà!
Personalmente sento di complimentarmi con loro, se non altro per il coraggio, ma per il loro futuro artistico la vedo dura, il mercato odierno guarda decisamente altrove.
Ma questo è Prog signori, Brutal Prog! E’ nata una nuova leva? Il tempo ci saprà dire, e noi ci saremo, anzi, già siamo qui….. come sempre. MS

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