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sabato 8 giugno 2013

Donato Zoppo Racconta Battisti nel 1971

DONATO ZOPPO - Amore, Libertà e Censura
Il 1971 di Lucio Battisti
Edizioni Aerostella
2011




Un altro libro su Lucio Battisti? Eppure si è detto tutto sul più grande cantautore italiano che negli anni ‘70 ha saputo cantare e far cantare l’Italia e non solo. Certamente la caratura del personaggio ed il suo carattere hanno fatto si che siano uscite migliaia di articoli, fra recensioni ed interviste, oltre che centinaia di libri. C’è da rimarcare che più della metà di queste operazioni sono state quantomeno commerciali, basate molto sulle interpretazioni dei testi del grande Mogol e poco più. Ovviamente la biografia è sempre stata narrata, più o meno dettagliatamente da molti di questi “tomi”, anche se Battisti non ha fatto parlare molto della sua vita privata. Nota la sua decisione di sparire dai media per incompatibilità morale.
Tante le leggende e diciamolo pure tante invenzioni sui suoi comportamenti ed i casi vissuti dal numero uno dei cantautori italiani. Le “verità” sono molteplici, più o meno attendibili, ma la testimonianza di chi gli è vissuto artisticamente vicino è quantomeno importante.
Donato Zoppo ha saputo mirare e sparare il suo libro in un contesto ben preciso, arricchendolo di particolari testimonianze e di dettagli, come pochi altri autori hanno saputo fare. L’argomento è focalizzato in un periodo dell’artista romano, quello più “Progressivo” del 1971, anno in cui ha realizzato quel disco particolare dal titolo “Amore Non Amore”, prodotto preso di mira dalla censura italiana. Se vi dicessi che è stato inciso con la PFM e con la partecipazione di Alberto Radius (Formula Tre), basterebbe del suo per attirare la vostra attenzione. Ebbene, la storia già parla da se, ma bisogna anche saperla narrare. Ecco che nelle pagine di “Amore, Libertà e Censura” scorrono molteplici paragrafi che sanno stupire per novità, ma soprattutto per precisione, quella del narratore fans del cantautore, soprattutto amante di un periodo storico musicale ben preciso.
Un libro concentrato su un disco non è da tutti i giorni, fra aneddoti, censure, testimonianze, specie se poi non è il lavoro che ha fatto la fortuna dell’artista. Un tassello fondamentale per l’evoluzione Battisti, suddiviso in quattro brani strumentali dal titolo chilometrico e quattro cantati, che poi non sono dei classici così osannati, “Dio Mio No”, “Una”, “Se La Mia Pelle Vuoi” e “Supermarket”. Ed allora il giornalista Donato Zoppo interviene chirurgicamente ad estrapolare passaggi centesimali su un discorso prettamente chilometrico ed irto di difficoltà, tante quante il 1971 ha saputo proporre, fra bombe e controcultura.
La struttura del libro è dunque suddivisa in biografia del periodo in analisi, le problematiche con la Ricordi, la descrizione e la spiegazione della copertina di “Amore E Non Amore” e dei significati racchiusi nelle liriche del disco brano per brano, l’ambito in cui è nato, il contesto sociale e culturale di quegli anni con cui l’ascoltatore medio ha convissuto, la censura di “Dio Mio No” e di altre canzoni non solo di Battisti e molto altro ancora. Un grande lavoro di raccolta di informazioni concentrate in maniera congrua per questo libro che un amante non solo dell’autore romano, ma della buona musica in generale, non deve mancare nella propria biblioteca casalinga.
Molti i passaggi ed i ricordi che, per chi come me, ha una certa età e si vede comparire avanti situazioni che la mente aveva accantonato. Un piacere riscoprire e documentarsi con leggerezza, proprio perché il libro ha anche questo pregio, di essere scorrevole e diretto. Ho avuto modo di apprezzare Donato Zoppo giornalista nel libro precedente “Premiata Forneria Marconi 1971-2006”, che a mia volta consiglio di leggere, oggi con “Amore, Libertà E Censura” ho avuto conferma delle sue capacità descrittive e di documentazione. Con la prefazione di Giorgio Piazza, il libro è dedicato proprio a Lucio Battisti. Da leggere con curiosità. MS

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