Tuonen Tytar 2
Musea
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Prog
Support: 3CD - 2009
La rivista musicale Finlandese Colossus, con la collaborazione della sempre fedele ed attenta Musea Records, produce una nuova enciclopedica raccolta di canzoni Progressive Rock. Dopo il doppio cd “Tuonen Tytar” del 2000, dedicato al Progressive Rock Finlandese degli anni ’70, è la volta di questo triplo dalle innumerevoli sfaccettature.
Anche in questo caso, ci troviamo davanti a brani risuonati da diversi artisti di tutto il mondo, oltre che della madre patria. Ovviamente (lo dico per chi segue lo scenario), si trovano nomi di rilevante importanza e di vecchia conoscenza, per cui l’attenzione è immediatamente attirata. Non si resta indifferenti nel nominare gli Overhead, Ageness, Tommy Eriksson (Ageness), Trion, Willowglass, Simon Says, Pinnacle, Equilibrio Vital, Kosmos, Viima e questi solo per fare alcuni nomi. Ma c’è profumo anche d’ Italia, con Cristiano Roversi, Fauno Di Marmo e l’artwork disegnato dal sempre più bravo Davide Guidoni.
Per esaltare i suoni di questa tripla raccolta, o per meglio dire, renderli più vicini a quelli degli anni ’70, sono abolite Drum Machine ed adoperati i suoni analogici. Sono trentuno le band che si alternano e che in certi casi ci fanno toccare il cielo con un dito. Basta ascoltare solamente “Vuorellarstuja” degli Overhead per convincersi di aver speso bene i propri soldi nell’acquisto.
Assolo strumentali affascinanti e senza tempo, avvolti dal velato senso di malinconia che solo certe band del nord Europa sanno elargire, ci accalappiano spesso e volentieri nello scorrere delle tre ore. Emozioni variegate e per tutti i gusti, compreso dell’Hard Prog, quello proposto dai Contrarian. Maestosi i Simon Says, sempre molto vicini come stile agli americani Spock’s Beard. Giocano in casa gli Ageness, con un brano toccante e…. mille altre sorprese.
Un viaggio mentale appassionante, ricco di storie ed emozioni che consiglio a tutti gli amanti della musica in generale. Ora io mi chiedo, ma perché noi in Italia non sappiamo amare come si deve questa musica senza tempo? E a pensare che all’estero hanno molta stima dei nostri artisti…mistero! O forse potere dei svariati X Factor? A voi la risposta. MS
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