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giovedì 20 marzo 2014

Gran Turismo Veloce

GRAN TURISMO VELOCE – Di Carne Di Anima
Lizard Records
Genere : Progressive Rock
Supporto: cd – 2011



Gran Turismo Veloce, gia  il nome è un richiamo al fascino della musica Prog. GTV, l’acronimo è inevitabilmente paragonabile a tanti altri usati da band storiche italiane degli anni ’70, in primis PFM, ma anche RRR (Raccomandata Ricevuta Ritorno), RAM (Reale Accademia Di Musica) e moltissime altre. Ma i GTV sono di ben altra pasta, anzi di altro “pesce”, visto lo sgombro che si aggira nell’artwork di cui il cd è il sopra della lattina da strappare.
Il quartetto si forma a Grosseto nel 2008 con l’intento di unire l’essenza del Prog anni ’70 a delle sonorità più moderne come il Metal e l’elettronica, senza disdegnare puntate verso il Jazz. Alle spalle un EP del 2009 dal titolo “In Un Solo Brivido”, poi numerose partecipazioni a concorsi e festival, fra i quali spiccano “Alternativersion” ed il festival internazionale “Emergenza”, questi ed altri espletati con successo di pubblico e critica. Ma è grazie alla web radio di Prato “Radiogas” che i GTV vengono notati da Samuele Santanna, leader dei Raven Sad, ottima band di Prog italiano, anche lei in scuderia con la Lizard Records. Una volta segnalati a Loris Furlan, direttore della casa, vengono reclutati nelle fila e proprio nel marzo del 2011 viene edito il debutto discografico dal titolo “Di Carne, Di Anima”.
Il disco è suddiviso in nove tracce per una durata di quarantasei minuti. Sotto una curata attenzione per la formula canzone, inizia “Sorgente Sonora” un mix fra semplicità e ricerca, dove il Metal fa capolino intersecandosi addirittura con una fisarmonica! Le tastiere di Claudio Filippeschi  sono presenti in equilibrio nella stesura armonica, mentre il suo approccio vocale richiama in cadenza quello dei siciliani Fiaba.
La personalità dei GTV fuoriesce in “Misera Venere”, un pezzo liricamente studiato al limite del recitato, mentre le tastiere sgocciolano in stile Orme semplici scale che fanno da trampolino di lancio a cambi strumentali. Buono l’apporto della chitarra da parte di Massimo Dolce. Il dosaggio cantautoriale è perfettamente equilibrato nell’insieme con la vena Progressiva, per un risultato gradevole e personale.
“Quantocamia” diffonde musica per la mente, la ritmica è ben oliata fra Flavio Timpanaro (basso) e Stefano Magini (batteria), uno strumentale in classico stile Prog, dove l’umore cresce e diminuisce sopra le tastiere che guidano il gioco. Spettacolare l’ingresso della chitarra, dove tutto sembra apparentemente semplice, ma qui c’è la sorpresa, i GTV cambiano nuovamente binario e stile, rivoltando il brano come un calzino.
Ancora mix fra anni ’70 ed Elettronica con “L’Artista” e di schiaffo si intravedono barlumi di Porcupine Tree, specie nell’uso della chitarra oltre che nei loop programmati. E’ difficilissimo trovare l’equilibrio fra buone melodie e la ricerca sonora, generalmente le due cose non vanno a braccetto e chi segue il genere sa benissimo cosa intendo dire, tuttavia i GTV riescono nell’intento e catturano a mio avviso l’attenzione di un pubblico molto vasto.
Ce n’è per tutti i gusti, impeti sonori come ne ”L’estremo Viaggiatore”, oppure ricercatezza strumentale nella ripresa di “Misera Venere”. Ma come in tutte le belle cose, dulcis in fundo con “L’Indice E L’Occhio”, nove minuti in cui quanto descritto è sunto con semplicità.
Un debutto notevole, una band da tenere sott’occhio e non posso che fare i complimenti anche a Santanna per la giusta intuizione. Da avere senza indugi. (MS)


7 commenti:

  1. si si si. ascoltati con attenzione su cd e poi, con somma sorpresa, dal vivo dove rendono molto, anzi moltissimo. un vero mix di tecnica e fantasia. davvero bravi.

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  2. Io dal vivo non li ho visti, ma se sono come su cd promettono davvero bene... Buona musica!

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  3. dal vivo sono mostruosi!

    maxo (radiogas)

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  4. Il primo album e` un capolavoro , dal vivo sono aggressivi e ragalano delle vere emozioni....

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  5. Grazie delle dritte! Ehehehehehe Dai, non mancherà l'occasione! ;-)

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