Pagine

domenica 13 marzo 2011

Paura Nucleare in Giappone

Paura nucleare, emergenza in tre centrali Premier Kan: non sara' un'altra Chernobyl

Stranieri in fuga da Tokyo. Dopo Fukushima, allarme nei siti di Onagawa e Tokai

13 marzo, 20:22

Il governo giapponese ha parlato di possibili rischi di processo di fusione nei reattori 1 e 3 della centrale Fukushima n.1, sulla costa nordest del Giappone, colpita venerdì scorso dal terremoto e dal seguente tsunami. Ora rischia di esplodere il reattore n.3, che ha anche subito forti danni alle barre di combustibile. I tentativi di evitarlo, ha riferito il ministro dell'Economia e dell'Industria nipponico, "non hanno avuto effetti". Fumo esce anche da un'altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. E l'Aiea lancia l'allarme.

E intanto continua a crescere il bilancio delle vittime: 1.600. Ma nella sola prefettura di Miyagi se ne stimano più di 10 mila. Appello del premier Kan: 'Mai cosi' dura dalla seconda guerra mondiale, non "non ci sarà un'altra Chernobyl". E l'impatto del sisma sull'economia giapponese sarà "considerevole". Lo ha detto il portavoce del governo.

AGENZIA, PROBABILI ALTRE FORTI SCOSSE - La Japan Metereological Agency (Jma), ritiene 'probabile', in base a dati storici, un nuovo sisma di magnitudo 7 nella regione situata tra Sendai e Tokyo, con inizio geografico a circa 100 km a nord di Tokyo. La probabilita', inoltre, arriva al 70% nei prossimi 3 giorni e a circa il 50% in quelli successivi. Sulla base delle statistiche, il rettangolo geografico teorico nel quale la Jma localizza come probabile un sisma di magnitudo 7 e' in larghissima parte oceanico e include solo marginalmente Tokyo.
AIEA; EMERGENZA IN CENTRALE ONAGAWA - E' stato decretato lo stato d'emergenza in una seconda centrale nucleare in Giappone, colpita dal devastante terremoto di venerdì. Lo ha reso noto l'Aiea (Agenzia internazionale dell'energia atomica). "Le autorità giapponesi - scrive un comunicato dell'agenzia dell'Onu, che ha sede a Vienna - hanno informato l'Aiea che il primo (cioé il più basso) stato d'allerta è stato deciso nella centrale di Onagawa dalla Tohoku Electric Power Company". Secondo le autorità giapponesi, riferisce l'Aiea, i tre reattori del sito nucleare di Onagawa "sono sotto controllo" e "l'allerta è stato dichiarato per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell'area vicino alla centrale". "Le autorità giapponesi stanno tentando di stabilire l'origine delle radiazioni".

FUMO ANCHE DA CENTRALE MIYAGI
- L'uscita di fumo è stata anche segnalata da un'altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk.
RIPRESO RAFFREDDAMENTO REATTORE TOKAI - Il sistema di raffreddamento del reattore n.2 della centrale nucleare di Tokai, 120 chilometri a nord di Tokyo, e' in funzione secondo la Japan Atomic Power, che gestisce l'impianto. La Jpa ha precisato che due dei tre generatori usati per il raffreddamento sono in avaria ma che il terzo e' in funzione. Il reattore si e' spento automaticamente venerdi' scorso dopo il terremoto e il devastante tsunami che ne e' seguito.

GOVERNO, PROBLEMA REATTORE RESTA GRAVE - "Stiamo verificando lo stato delle barre del combustibile del reattore n.3'". Lo ha detto il portavoce del governo, Yukio Edano, precisando che "l'acqua nel reattore tende a non salire. La situazione resta critica".

KAN, MOMENTO PIU' DIFFICILE DOPOGUERRA
  - "E' il momento più difficile dalla fine della Seconda guerra mondiale: chiedo a tutti la massima unità". E' l'appello lanciato dal premier giapponese Naoto Kan, parlando alla Nazione. "Non ci sarà un'altra Chernobyl", ha affermato Kan. "Le radiazioni sono state rilasciate in aria, ma non ci sono rilevazioni che ci dicano che ciò sia avvenuto in grande misura", ha detto Kan, in relazione ai gravi problemi della centrale di Fukushima 1, citato dall'agenzia Jiji. "Questa è una situazione fondamentalmente diversa dall' incidente di Cernobyl (1986, ndr). Stiamo lavorando per evitare i danni causati dalla diffusione delle radizioni".

AMB.FRANCIA INVITA A LASCIARE TOKYO - L'ambasciata di Francia a Tokyo invita i propri cittadini a lasciare Tokyo e la sua regione, per i rischi collegati al terremoto, incluso "il rischio di contaminazione". L'ambasciata di Francia ha raccomandato ai suoi cittadini di lasciare Tokyo e la regione del Kanto, l'area metropolitana, a causa del rischio di altri terremoti e l'incertezza circa la situazione dei danni agli impianti nucleari. "Sembra ragionevole consigliare a coloro che non hanno un particolare motivo per rimanere nella regione di Tokyo, a lasciare la regione del Kanto per un paio di giorni", si legge in una nota sul web della rappresentanza diplomatica in Giappone, che può essere letto con difficoltà a causa dell'eccessivo numero di contatti. "Consigliamo caldamente ai nostri cittadini - si può leggere ancora - di non recarsi in Giappone e si consiglia vivamente di ritardare un viaggio previsto". Quanto alle ipotesi sullo scenario nucleare, "forse l'esplosione di un reattore ha causato il rilascio di gas radioattivo che potrebbe raggiungere Tokyo in poche ore, a seconda della velocità e direzione del vento. Il rischio è quello della contaminazione. Il periodo critico è di tre o quattro giorni a venire".

ALLARME ATOMICO SPINGE STRANIERI VIA DA TOKYO  - L'allarme sulla tenuta del reattore n3 della centrale nucleare di Fukushima, in aggiunta a quello sul reattore n1, sta spingendo molti stranieri a pianificare la partenza da Tokyo e dalle aree limitrofe. "Non siamo al panico, ma c'é molta apprensione", spiega all'Ansa un manager di una multinazionale. Secondo altre fonti, sono migliaia le prenotazioni aeree già fatte, "almeno per i bambini, approfittando della pausa scolastica".

STIMATI OLTRE 10.000 MORTI A MIYAGI - Sono più di 10.000 i morti stimati nella prefettura di Miyagi, una delle più colpite dal terremoto-tsunami di verndì. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk, citando fonti della polizia. "Non ho alcun dubbio", ha detto Naoto Takeuchi, capo della polizia della prefettura di Miyagi, nel resoconto della Nhk, in relazione alla stima catastrofica. Il capoluogo Sendai, infatti, è stato devastato dall'onda anomala di oltre 10 metri di altezza e centinaia di corpi sono stati rinvenuti lungo le coste della prefettura. Il bilancio ufficiale, tuttavia, parla di poco più di 800 vittime, che fanno di Miyagi la prefettura più colpita.

RISCHIO ESPLOSIONE A REATTORE N3 
- C'é il rischio che il reattore n3 di Fukushima, ora sotto stress, possa avere un'esplosione simile a quella del reattore n1. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano, parlando dell'accumulo di idrogeno a causa della decompressione in corso.
"Anche se in teoria si verificasse l'esplosione, il reattore non avrebbe problemi", ha spiegato Edano, ripercorrendo quasi lo stesso copione di ieri, proprio i relazione a quanto accadrebbe al cosiddetto 'piano operativo', la grande camera sistemata sul reattore. Edano ha anche sottolineato che "il volume delle radiazioni del reattore n1 sta scendendo velocemente.

PAPA, PREGO PER VITTIME,VICINO A GENTE - Benedetto XVI, subito dopo l'Angelus, ha espresso oggi "forte impressione" per le notizie e le immagini sul "tragico terremoto" e il conseguente tsunami in Giappone. Ha anche pregato per le vittime e per i loro familiari, incoraggiando i soccorritori e rinnovando la sua "spirituale vicinanza" alla popolazioni del Paese "che con dignità e coraggio stanno facendo fronte alle conseguenze di tali calamità"."Le immagini del tragico terremoto e del conseguente tsunami in Giappone ci hanno lasciato tutti fortemente impressionati", ha detto il Papa nel dopo Angelus. "Desidero rinnovare la mia spirituale vicinanza alle care popolazioni di quel Paese, che con dignità e coraggio stanno facendo fronte alle conseguenze di tali calamità - ha proseguito -. Prego per le vittime e per i loro familiari, e per tutti coloro che soffrono a causa di questi tremendi eventi. Incoraggio quanti, con encomiabile prontezza, si stanno impegnando per portare aiuto". "Rimaniamo uniti nella preghiera. Il Signore ci è vicino!", ha quindi invocato il Pontefice.

POSSIBILE STOP ELETTRICITA'
- L'erogazione dell'elettricità potrebbe subire un'interruzione, a partire dall'area di Tokyo, a causa dello stop degli impianti nucleari. Lo ha affermato il ministro dell'Economia e Industria, Banri Kaieda, in una conferenza stampa.

MAGNITUDO RIVISTA A 9
- La magnitudo del terremoto che ha colpito il Giappone e' stata rivista a 9 contro la precedente stima di 8.8 (era di 8,9 secondo l'Usgs). Lo ha reso noto oggi l'Agenzia meteorologica giapponese (Jma), aggiungendo che si tratta di un sisma tra i piu' potenti mai registrati.
RISCHI FUSIONE IN 2 REATTORI - Il governo giapponese ha messo in guardia dai rischi di processo di fusione nei reattori 1 e 3 della centrale Fukushima n1, colpita venerdì scorso dal terremoto e tsunami. "Riteniamo sia altamente possibile che si sia verificata una concentrazione", ha risposto in conferenza stampa il portavoce del governo, Yukio Edano, quanto ai rischi di fusione: "non possiamo verificare ciò che accade nel cuore del reattore, ma stiamo facendo passi in avanti rispetto a questa ipotesi". Parlando dei lavori di messa in sicurezza dei due reattori di Fukushima, Edano ha riconosciuto che i livelli di radiazione sono saliti per lo sfogo di vapore leggermente contaminato, tra le operazioni per abbassare la pressione combinata al pompaggio di acqua di raffreddamento. "L'aumento dei livelli di radiazioni è stata finora nel range previsto, mentre continuano le attivita", ha osservato ancora Edano, aggiungendo che le fluttuazioni dei livelli radioattivi non comportano preoccupazioni per la salute. "E' però verosimile vedere più fluttuazioni, mentre continuano le operazioni di decompressione", ha concluso. Da parte sua, anche Tepco, il gestore dell'impianto, ha ribadito non ci sono rischi di contaminazione.
AIEA, 140 MILA EVACUATI DA AREA FUKUSHIMA - Sono circa 140 mila le persone evacuate dall'area in cui sorgono Fukushima 1 e Fukushima 2, le due centrali nucleari rimaste danneggiate dal violento sisma che ieri ha colpito il Giappone. Lo ha reso noto stasera l'Aiea, l'Agenzia dell'Onu per l'energia nucleare, in un comunicato diffuso dalla sua sede di Vienna dopo avere ricevuto informazioni direttamente dalle autorità nipponiche. Secondo l'Aiea, dall'area di Fukushima 1 sono state allontanate 110 mila persone che si trovavano all'interno di un raggio di 20 chilometri dall'impianto. Dall'area attorno alla seconda centrale sono state fatte evacuare 30 mila persone. La procedura, secondo l'Aiea, è stata completata.
 
FONTE: Ansa.it

Nessun commento:

Posta un commento