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giovedì 31 marzo 2011

Camera: Slitta processo breve

Camera, nuova bagarre Fini colpito da giornale

L'esame del provvedimento riprende martedi' Bossi bacchetta La Russa: 'Doveva stare zitto'

31 marzo, 17:15
ROMA - L'Aula della Camera ha approvato la proposta del Pdl di fare slittare a martedi' prossimo l'esame del testo sul processo breve. La proposta e' passata pressoche' all'unanimita'. Il Pd con il capogruppo Dario Franceschini era d'accordo con la proposta di rinvio del Pdl alla prossima settimana. ''Vi arrendete incondizionatamente, e sarebbe il caso di smetterla. Un Paese in cui si trova l'Italia ha diritto di avere un governo che governi e non che pensi solo ai problemi personali del proprio capo''. Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, ha quindi lanciato un ''auspicio'' al ministro della Giustizia: ''Operi perche' questo provvedimento torni alla sua normalita'. Lui capisce bene a che cosa mi riferisco''
Anche oggi e' stata bagarre alla Camera dopo che l'Aula ha respinto a parità di voti il processo verbale della seduta di ieri e scoppia la bagarre. Tanti ministri sono arrivati di corsa per votare ma i loro voti non sono bastati.
Quando Fini aveva aperto la votazione, ai banchi del governo con qualche sottosegretario c'erano solo i ministri Vito e Brunetta. La votazione resta aperta a lungo per permettere a tutti di votare; a un certo punto, di corsa, entrano in Aula i ministri Fitto, Gelmini, Romano, Romani, Meloni, Alfano e Prestigiacomo. All'opposizione che protesta per la lunghezza dell'apertura della votazione Fini obietta che "tutti i presenti in aula hanno diritto di votare".

Alla fine la votazione viene chiusa e il pari determina la bocciatura del verbale. Qui scoppia la bagarre. I ministri Prestigiacomo, Alfano e Brambilla si girano verso il presidente Fini con in mano le schede di votazione mentre dai banchi della sinistra gridano "Buffoni, buffoni". Dai banchi del Pdl parte un lancio di oggetti, vola un voluminoso fascicolo di emendamenti che non colpisce nessuno. Fini cerca di calmare i ministri, ma è inutile. Alfano lancia in aria la sua scheda, e Fini sospende la seduta. Dai banchi del Pdl gli gridano "Dimissioni, dimissioni", e mentre lascia l'Aula un deputato del Pdl gli tira un giornale che colpisce in pieno il presidente della Camera che punta con il dito il parlamentare.
Con la bocciatura del processo verbale viene dato mandato ai deputati segretari di stilarne uno nuovo, che deve essere nuovamente votato dall'Assemblea.

BOSSI, LA RUSSA DOVEVA STARE ZITTO - ''Doveva stare zitto. Cosi' si fa il gioco delle opposizioni. Un episodio cosi' sarebbe meglio non ci fosse stato perche' non bisogna perdere tempo ma accelerare''. Cosi' il ministro Umberto Bossi critica l'atteggiamento di ieri del ministro Ignazio La Russa. ''Se aveva paura - aggiunge Bossi - non doveva andare fuori. Oppure me lo diceva - dice il Senatur indicando il suo accompagnatore - gli davo lui che e' cintura nera di karate''. ''In un partito grosso come il Pdl e' difficile mettere d'accordo tutte le anime. Peggio per lui''. Il ministro Umberto Bossi risponde cosi' ai giornalisti che in Transatlantico gli chiedono un commento sulle dimissioni del sottosegretario Alfredo Mantovano. Profughi al Nord? Con cautela. Cosi' Bossi risponde ai giornalisti che gli chiedono se e' d'accordo sulla proposta di accogliere gli immigrati anche nelle regioni del nord

FINI, IERI INADEGUATO PRESIDIO FORZE ORDINE - Dalla riunione dei deputati questori della Camera con il questore di Roma "é emersa la difficoltà di assicurare un adeguato presidio per concomitanti esigenze di ordine pubblico e per una insufficiente informazione da parte dell'Autorità di pubblica sicurezza sulle problematiche dell'ordine pubblico nella seconda parte della giornata". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini riferendosi ai fatti di ieri in una relazione all'Assemblea. I questori, ha spiegato Fini, hanno chiesto al questore di Roma Francesco Tagliente di "garantire un più stretto collegamento con comando dei Carabinieri e l'Ispettorato di Polizia di Montecitorio, per contemperare le esigenze di ordine pubblico con il libero esercizio del mandato parlamentare e l'accesso alle sedi della Camera".  Il ministro degli Interni Roberto Maroni dovrà riferire in aula su quanto avvenuto ieri fuori del palazzo della Camera.

COLLEGIO QUESTORI DEPLORA LA RUSSA PER IERI - Da parte del Collegio dei questori della Camera c'é stata una deplorazione nei confronti del comportamento tenuto ieri dal ministro della Difesa Ignazio La Russa. A renderlo noto è il presidente della Camera Gianfranco Fini nell'aula di Montecitorio.

FINI COLPITO DA GIORNALE LANCIATO DA PDL
- Il presidente della Camera Gianfranco Fini è stato colpito alla testa da un giornale che gli è stato tirato addosso da un deputato del Pdl mentre lasciava l'Aula di Montecitorio dopo la bocciatura del processo verbale. Il giornale ha colpito in pieno il presidente della Camera, che ha individuato il "lanciatore", con il quale ha avuto uno scambio di battute. Nel frattempo, dai banchi del Pdl in tanti gridavano a Fini "Dimissioni, dimissioni".

ALFANO GETTA TESSERA CONTRO IDV. DI PIETRO, SI DIMETTA  - Un gesto di stizza e il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, entra - dopo La Russa - nel mirino delle opposizioni. Alla chiusura del voto sul processo verbale Alfano, secondo quanto riferito dal leader dell'Idv, ha infatti gettato la sua tessera della Camera contro i banchi dell'Italia dei Valori. "E' stato un gesto irresponsabile, immorale, illegittimo da parte del portantino di Berlusconi", ha detto Di Pietro davanti alle telecamere e mostrando tra le mani la tessera di Alfano. "Lo denuncerò al presidente della Camera" aggiunge Di Pietro stigmatizzando "lo spregio e il disprezzo del ministro nei confronti del Parlamento". Disprezzo tale che, conclude Di Pietro, "mi fa chiedere le immediate dimissioni del ministro".
L'Ufficio di presidenza della Camera dovrebbe occuparsi anche dell'intemperanza del ministro della Giustizia che "ha scagliato il tesserino contro un esponente dell'opposizione" dopo il voto. A chiederlo è il capogruppo dell'Idv Massimo Donadi nell'Aula di Montecitorio. "Il suo - aggiunge - è stato un comportamento inqualificabile per il quale dovrebbe almeno chiedere scusa". Ma Donadi alza il tono della voce quando vede il Guardasigilli ridere: "Un ministro della Repubblica - grida il deputato - dovrebbe scusarsi invece di ridere della sua bravata come se nulla fosse". Ma Alfano resta al suo posto imperturbabile mentre i deputati della maggioranza protestano contro Donadi con cori di "buu! buuu!".

REGUZZONI, FINI SIA PRESIDENTE SUPER PARTES
- "Il presidente della Camera dovrebbe essere super partes. E' invece oggi Fini mi ha tolto la parola per accelerare le votazioni. Io era andato dal segretario generale a dire che volevo parlare prima che lui aprisse le votazioni". Il capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni, commenta così il voto di oggi in Aula che ha visto il governo andare sotto. "Fini - aggiunge Reguzzoni -ha fatto finta di non vedere i quattro ministri che stavano votando non consentendogli di terminare la procedura del voto. Io non voglio fare polemiche, ma capisco che con questo atteggiamento di Fini gli animi si surriscaldino...".

CASINI,LA RUSSA DOVEVA CHIEDERE SCUSA  - Occorre ristabilire un clima normale nel dibattito politico, e per favorire questo il primo passo doveva farlo il ministro La Russa, chiedendo scusa in aula per il suo comportamento di ieri. Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, parlando con i cronisti a Montecitorio. "Questo non è più un paese normale - ha detto Casini - visto che ieri Berlusconi di fronte all'emergenza di Lampedusa é andato lì per comprare casa, visto che il sottosegretario all'interno incaricato dell'immigrazione si dimette, e visto che il ministro La Russa manda a quel paese il presidente della Camera e un capo gruppo dell'opposizione". "Qui serve - ha proseguito - che ognuno si calmi e interpreti correttamente il proprio ruolo. Il ministro La Russa non può andare in mezzo ai manifestanti e poi venire in aula a sbraitare. Per ristabilire un clima di confronto mi sarei aspettato che oggi La Russa avesse detto in aula 'scusate, mi sono sbagliato', e a quel punto le opposizioni si sarebbero dovute interrogare se strumentalizzare o superare l'episodio di ieri. Io sono per il superamento - ha concluso Casini - però servono le scuse di La Russa".

SANZIONI LA RUSSA DOPO GIUNTA REGOLAMENTO - L'Ufficio di Presidenza della Camera ha rinviato una decisione sulla sanzione da irrogare al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, per il suo comportamento di ieri in Aula dopo che la Giunta per il regolamento esprimerà in merito un parere. La Giunta è convocata per le ore 16. Questa decisione è stata assunta in quanto, viene spiegato, non esistono precedenti di sanzioni disciplinari irrogate a Montecitorio nei confronti di ministri.
L'unico membro del governo che fino ad oggi aveva ricevuto sanzioni per un suo comportamento alla Camera era stato il Verde Paolo Cento, al tempo dei fatti sottosegretario all'Economia. Tuttavia, non c'é analogia con La Russa: Cento era infatti solo sottosegretario ed aveva commesso i fatti per i quali era stato sanzionato non dai banchi del governo ma da quelli da deputato. In quel caso, ai colleghi della Lega che avevano innalzato un cartello con la scritta "Bertinotti l'Africano", contro l'allora presidente della Camera, Cento aveva risposto con un altro cartello, con su scritto "Fateve 'na canna''. L'ufficio di presidenza è riconvocato dopo che la Giunta per il Regolamento avrà espresso il proprio parere, presumibilmente intorno alle 18. A quel punto verranno visionati i filmati della seduta di ieri e i Questori avanzeranno una proposta di sanzioni, che potrebbero essere non solo per La Russa ma, spiega il vicepresidente Maurizio Lupi (Pdl), "anche per tutti gli altri che in Aula ieri hanno mantenuto il comportamento sconveniente a cui tutti abbiamo assistito". Inizialmente i Questori avevano proposto di far riunire nuovamente l'ufficio di presidenza martedì prossimo, ma l'opposizione ha chiesto ed ottenuto che tutto si facesse oggi.

FINI CHIEDERA' INFORMATIVA MINISTRO INTERNO 
- Il presidente della Camera chiederà al ministro dell'Interno di venire a riferire su quanto è avvenuto ieri pomeriggio davanti a Montecitorio, quando i manifestanti sono letteralmente arrivati a un passo dal portone dell'ingresso principale: Gianfranco Fini ha accolto la richiesta in tal senso avanzata oggi nell'ufficio di presidenza della Camera. L'unico precedente di manifestanti arrivati così vicini all'ingresso della Camera risale al 1992; si trattava di una manifestazione di giovani di destra, e in quel caso l'allora ministro dell'Interno Nicola Mancino venne a riferire a Montecitorio.

Reattori Fukushima

Giappone, 'Fukushima sara' smantellata'

Continua a salire la radioattività del mare: 4.385 volte oltre i limiti

31 marzo, 17:14


TOKYO -Il Giappone farà la revisione delle sue politiche energetiche dopo la crisi alla centrale nucleare di Fukushima. Il premier Naoto Kan vede un attento riesame sul settore 'non ora, ma tra un po', quando l'emergenza sarà alle spalle'. Il presidente francese Sarkozy, in visita in Giappone, ha dichiarato che 'il mondo ha bisogno dell'energia nucleare, che mantiene tutta la sua validità, al fine di tagliare le emissioni di Co2' ma ha aggiunto: 'nuove norme di sicurezza internazionale devono essere messe a punto'. Moody's taglia il rating di Tepco di ben tre livelli, fino a 'Baa1'
FUKUSHIMA SARA' SMANTELLATA - La centrale nucleare di Fukushima sarà smantellata. E' la rassicurazione del premier giapponese, Naoto Kan, data nel corso di un incontro con i vertici del partito Comunista nipponico, in base a quanto riporta l'agenzia Kyodo. Kan ha anche spiegato nell'incontro, ha riferito in una conferenza stampa il numero uno del partito Comunista giapponese, Kazuo Shii, di volere "rivedere da zero il piano di costruzione di nuove centrali nucleari". Il Giappone farà la revisione delle sue politiche energetiche dopo la crisi alla centrale nucleare di Fukushima. Kan vede un attento riesame sul settore "non ora, ma tra un po', quando l'emergenza sarà alle spalle". Kan ha detto che l'incidente in corso, non ancora portato a livello di sufficiente sicurezza, ha spinto il Giappone "a rivedere tutta la politica energetica", basata finora sul crescente utilizzo di energia nucleare per contribuire a combattere il riscaldamento globale. "Una volta che l'incidente sarà circoscritto, abbiamo bisogno di valutare il sistema attuale in cui viene lasciata la gestione degli impianti al settore privato", ha aggiunto il premier, secondo cui la "priorità è portare l'impianto in una condizione di sicurezza". L'incidente di Fukushima è stato un intreccio di fattori eccezionali e la sua esperienza "deve essere condivisa con la comunità internazionale".

RADIOATTIVITA' MARE 4.385 VOLTE OLTRE LIMITI - Lo iodio radioattivo nelle acque marine appena fuori dalla centrale nucleare di Fukushima è di 4.385 volte i limiti legali. Lo riferisce la Kyodo, citando l' Agenzia per la sicurezza nucleare. Ieri il valore era di 3.355 volte.

I dati sul rialzo della radioattività, presi a circa 300 metri dalla costa, rafforzano l'ipotesi di materiale tossico che continua a riversarsi in mare. Tepco, il gestore della centrale di Fukushima, alle prese con la difficoltà di raccolta dell'acqua radioattiva intorno a reattori ed edifici delle turbine, ha dovuto sospendere i piani sulla dispersione di resina sintetica nella zona vicino ai reattori n.4 e n.6 a causa del maltempo. L'utility aveva intenzione di spargere resina solubile in acqua sulla superficie del terreno per circa due settimane, a partire da oggi, come test per provare a trattenere la polvere radioattiva ed evitare la sua dispersione nell'aria.

GOVERNO, NO PIANI PER AMPLIARE EVACUAZIONE
- Il governo giapponese non ha piani immediati per ampliare l'area di evacuazione intorno alla centrale di Fukushima, dopo che l'Aiea ha registrato livelli di radiazioni oltre i limiti a Iitate, a 40 km dall'impianto nucleare. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano.
L'Agenzia atomica internazionale, che fa capo all'Onu, ha invitato le autorità nipponiche ad affrontare la questione. Edano, da parte sua, ha spiegato in conferenza stampa che il governo "rafforzerà i controlli sulle radiazioni al suolo". Iitate è un villaggio che si trova oltre la linea di evacuazione a 20 km dalla centrale, cui si aggiunge poi un'area di rispetto a 30 km. Anche l'Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha detto oggi che il governo giapponese deve considerare la possibilità di ampliare la zona di evacuazione intorno all'impianto pesantemente danneggiato dal sisma/tsunami dell'11 marzo.

SCOSSA MAGNITUDO 6.0 A LARGO PREFETTURA MIYAGI - Una scossa di magnitudo 6.0 è stata registrata alle ore 16.15 locali (le 9.15 in Italia), con epicentro nell'oceano Pacifico a circa 80 km al largo della prefettura di Miyagi e alla profondità di 40 km. Secondo la Japan meteorological agency (Jma), che non ha emesso alcun allarme tsunami, al momento con risultano esserci danni a persone o cose.

mercoledì 30 marzo 2011

Processo breve

Caos alla Camera sul Processo breve Invertito odg, opposizione: 'Vergogna'

Bersani: 'Usano Lampedusa per distogliere l'attenzione'. Casini critica Alfano

30 marzo, 18:45

ROMA - L'Aula della Camera ha approvato l'inversione dell'ordine del giorno proposta dal Pdl per passare all'esame del testo sul processo breve. La proposta è passata per 15 voti di scarto.
RESPINTA SOSPENSIVA OPPOSIZIONE, VIA A ESAME - L'Aula della Camera ha respinto la questione sospensiva presentata dall'opposizione sul testo relativo al processo breve con 290 voti a favore e 306 contrari. L'Assemblea ora passa all'esame del provvedimento. Contro la richiesta di inversione dell'ordine del giorno si sono espressi i deputati di Pd, Idv, Fli e Udc. Dopo la proclamazione del risultato, dai banchi dell'opposizione si è urlato "vergogna, vergogna!".

SIT-IN BERSANI E PD DAVANTI ALLA CAMERA ALLE 18 
- Immediata reazione del Pd alla "forzatura" della maggioranza in aula sul processo breve. Il segretario Pier Luigi Bersani ha infatti lanciato per oggi pomeriggio alle 18 un sit-in davanti a Montecitorio. Al presidio saranno presenti, oltre a Bersani, il vicesegretario Enrico Letta, la presidente Rosy Bindi, e i capigruppo di Camera e Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro.

'LAMPEDUSA USATA PER TOGLIERE ATTENZIONE QUA' 
- "Abbiamo capito stamattina a cosa serve il viaggio di Berlusconi a Lampedusa: serve a togliere i riflettori da qua, dove per salvare una sola persona si buttano a mare centinaia di processi". Lo ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, commentando la decisione della maggioranza in aula alla Camera sul processo breve.

OPPOSIZIONI PROTESTANO, TEMPI DIBATTITO STROZZATI
- I deputati dell'opposizione che compongono il Comitato dei Nove della Commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti (Pd), Federico Palomba (Idv), Lorenzo Ria (Udc) e Angela Napoli (Fli) protestano in Aula contro la maggioranza per aver "strozzato oltremodo i tempi del dibattito sul testo per la prescrizione breve". Gli esponenti del centrosinistra raccontano che solo ieri sera tardi è stata anticipata la riunione del Comitato dei Nove e che quando si sono presentati, il relatore Maurizio Paniz, non c'era. E' arrivato poco prima che si dovesse andare in Aula e così la discussione sulle proposte di modifica presentate in Comitato dei Nove non c'é stata". "Capisco - spiega uno di loro - che Paniz fosse ad una trasmissione tv a quell'ora, ma i tempi parlamentari non possono essere soffocati solo per consentire alla maggioranza di fare un blitz sull'ennesima legge ad personam per il premier". A rispondere alle critiche dell'opposizione non è Paniz, seduto in Aula ai banchi dei relatori, ma il vicepresidente della Commissione Fulvio Follegot della Lega: "Non c'é stata alcuna anomalia, gli emendamenti sono stati esaminati e tutto si é svolto secondo le regole".

CASINI AD ALFANO, TRADISCE TUO IMPEGNO SU RIFORME 
- Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, critica la decisione della maggioranza di chiedere un'inversione dell'ordine del giorno dei lavori dell'Aula per far approvare subito il testo sulla prescrizione breve e si rivolge direttamente al Guardasigilli Angelino Alfano ricordandogli che si era impegnato a sgombrare il campo dalle leggi 'ad personam' per aprire un dialogo con le opposizioni sulla 'riforma epocale della Giustizia'. "Ha ancora un senso il dibattito politico in questo Paese? - chiede Casini ad Alfano - Si era impegnato a togliere di mezzo provvedimenti minimali e ad personam in cambio di un dialogo sulle riforme e invece ecco spuntare come funghi, nel giro di una settimana, proprio quei provvedimenti che servono solo a placare le ossessioni giudiziarie del premier. E' davvero una vergogna!". Casini se la prende anche con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che aveva assicurato la sua presenza nelle Aule giudiziarie per difendersi dai suoi processi e che invece punta comunque a queste misure ad personam che potrebbero salvarlo dai procedimenti che lo riguardano. "E poi - conclude rivolgendosi alla maggioranza nel suo complesso - voi fate questa forzatura proprio nel giorno in cui il presidente della Camera, dimostrando senso delle Istituzioni, ha deciso di far votare l'Aula sul conflitto di attribuzioni".

ALFANO, OGGI A ODG CAMERA INDIGNAZIONE PROGRAMMATA  - "Sapete cosa c'era al primo punto dell'ordine del giorno alla Camera se non si fosse votata l'inversione degli argomenti in discussone? La legge comunitaria che contiene la norma sulla responsabilità civile dei magistrati. Anche in quel caso l'opposizione si sarebbe scandalizzata. Quindi possiamo dire che oggi all'ordine del giorno c'era un'indignazione programmata". Così, con una battuta, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha risposto, in Transatlantico, ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle dure critiche riservate dall'opposizione alla decisione di far votare in Aula l'anticipazione al primo punto dell'ordine del giorno dei lavori, la norma sul processo breve.

LEGA: SI' INVERSIONE ODG, ATTACCA CONSULTA  - La Lega "si associa" la richiesta del Pdl di invertire l'ordine del giorno dell'Aula della Camera per passare subito all'esame del ddl sul processo breve, che contiene il taglio della prescrizione per gli incensurati. Lo annuncia Luciano Dussin che si lancia in una filippica contro i magistrati e la Corte costituzionale, fermato solo dal ministro Roberto Calderoli, che lo ha raggiunto al banco e, tra le urla delle opposizioni che gli gridavano "servo, servo!", gli ha detto di smettere toccandolo sul braccio. "In Puglia dove controllate i giudici, questi hanno rottamato 11mila intercettazioni salvando Vendola e i vostri. E attacca, chiedendo l'intervento del presidente della Repubblica, la Corte Costituzionale: "ha stabilito, contro la nostra legge, che non si possono rimpatriare gli immigrati indigenti... ma allora chi comanda in Italia?".

In precedenza i deputati dell'opposizione avevano abbandonato la riunione del Comitato dei Nove della Commissione Giustizia per protesta contro la decisione della maggioranza di "strozzare i tempi del dibattito sul testo per la "prescrizione breve". "Loro vogliono strozzare al massimo i tempi del dibattito su questo provvedimento - spiega il capogruppo del Pd in Commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti - perché vogliono votare al massimo entro domani il testo. Ma questo è un blitz inaccettabile e noi in Aula daremo battaglia.

COMITATO 9, NO A PROSCIOGLIMENTO PER TENUITA' REATO
- Il Comitato dei Nove della Commissione Giustizia della Camera ha dato parere negativo all'emendamento presentato dall'opposizione al testo sulla prescrizione breve che prevedeva di dare la possibilità al magistrato di pronunciare sentenza di proscioglimento in caso di tenuità del reato e di lievi conseguenze penali. Per la complessità della materia e per le polemiche che ne sono nate, la maggioranza ha deciso di non inserire questa misura nel provvedimento che dovrebbe essere già da oggi all'esame dell'Aula di Montecitorio. Molto probabilmente questa norma, proposta dal Pd, diventerà oggetto di un provvedimento 'ad hoc'.
Dal Comitato dei Nove hanno ricevuto parere positivo solo alcuni emendamenti per lo più proposti dal relatore Maurizio Paniz. Si tratta di proposte di modifica che puntano a cambiare il nome del provvedimento: non ci sarà più il riferimento alla "ragionevole durata dei processi" come elemento essenziale del titolo. Il capo dell'ufficio giudiziario che dovrà fare la segnalazione contro il magistrato 'lumaca' dovrà trasmetterla direttamente al Guardasigilli e al Consiglio superiore della magistratura. Non ci sarà più l'obbligo di inoltrarla al Procuratore generale della Corte di Cassazione. Per quanto riguarda la durata del primo grado del processo, fissata nel provvedimento a 3 anni, si sta studiando la possibilità di dare più tempo, prima di fare la segnalazione per il ritardo, per procedimenti penali particolarmente complessi.

martedì 29 marzo 2011

Novità

 

PIERROT LUNAIRE

Gudrun (1977)

CD - Cod. MPRCD062

Barcode: 8001902100623

 
 
Ristampato da M.P. & Records,
e distribuito da G.T. Music Distribution

Il secondo album dei Pierrot Lunaire del 1977, da molto tempo fuori catalogo, e' finalmente ristampato su CD con due bonus tracks e foto inedite dell'epoca!!! Uno dei gruppi piu' importanti del progressive italiano, formatosi a Roma nei primi anni '70 dall'incontro fra Gaio Chiocchio e Arturo Stàlteri, ai quali si aggiunse per questo album l'incantevole voce del soprano inglese Jacqueline Darbyi.

Questo album, molto piu' sperimentale del precedente "Pierrot Lunaire" del 1974 (ancora disponibile su CD, codice MPRCD061), tratta un tema molto caro ai Pierrrot Lunaire, cioe' quello della guerra e delle devastazioni e delle miserie che questa lascia.

Tracklist: 1 Gudrun - 2 Dietro il silenzio - 3 Plaisir d'amour - 4 Gallia - 5 Giovane madre - 6 Sonde in profondita' - 7 Morella - 8 Mein armer Italiener - 9 Gudrun (versione inedita) *bonus track - 10 Giovane Madre (versione inedita) *bonus track

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CATAFALCHI DEL CYBER 
Benediktus und vobis quoque, catafalcus est tu” CD Digipack 3 ante con copertina girevole € 16,00
C'è anche l'EDIZIONE LIMITATA in vinile a sole 250 copie numerate LP € 25,00 con copertina Girevole ritagliata !
 
 
 
I “Catafalchi del Cyber” sono il nuovo progetto combo di Cristiano Roversi.
La band si forma nel 2003 durante il concerto dei King Crimson a Verona. Mirco Ravenoldi e Matteo Bertolini propongono di dare vita ad un progetto musicale di chiara ispirazione progressive rock agli amici Cristiano Roversi e Riccardo Gallio (già insieme negli "OPS"). Le prime influenze psichedeliche generano un repertorio strumentale. L’esordio dal vivo avviene a Melara nel 2004, registrando il bootleg "Attento con quella mietitrebbia Edoardo". La scarsa attività live è però compensata da una notevole maturazione tecnico/compositiva che si manifesta, prima di tutto, con l’integrazione delle linee vocali eseguite dallo stesso Ravenoldi.
Nonostante siano innegabili le influenze dei grandi del rock progressivo, nelle composizioni a quattro mani della coppia Bertolini/Ravenoldi si cerca di rimescolare le carte nel modo più personale e originale possibile, grazie anche ad un esperto lavoro di produzione da parte di Cristiano Roversi (noto nell’ambiente progressive grazie al suo gruppo, i “Moongarden”, nonchè per varie collaborazioni e produzioni come la “John Wetton Band”, “Mangala Vallis”, “The Watch”, “Massimo Zamboni” e il neonato trio al fianco di Bernardo Lanzetti e Gigi Cavalli Cocchi).
L’uscita del disco di esordio della band: “Benediktus und vobis quoque, catafalcus est tu”, per gli amici “Benediktus”, con la realizzazione dell’inedito materiale, presenta la line-up che è stata modificata: nei credits si possono infatti trovare, al fianco dei fondatori Ravenoldi (voce, tastiere, chitarra elettrica e acustica) e Bertolini (basso, theremin e chitarra acustica), l’Imperatore Cristiano Roversi  (tastiere e pedali basso) e l’oscuro, nonché controverso, Ersiker Anaman (batteria e percussioni).
L’approccio sicuramente ironico e talvolta dissacrante del gruppo è sempre accolto calorosamente dal pubblico appassionato di questo genere musicale. Nonostante ciò, lo stile dei “Catafalchi del Cyber” resta imbevuto di tale veleno-afrodisiaco ma allo stesso tempo cerca di proporre musica di qualità tecnica e compositiva di riguardo. Così anche per i testi, che passano dal nonsense a tematiche più riflessive.
La parte grafica riguardante le grafiche e l’artwork (sia del CD digipack che dell’LP) rispecchia precisamente questo approccio. Oltre ai molti collages di matrice DADA, all’esterno e all’interno della custodia, l’utente è invitato ad un approccio interattivo con l’oggetto: attraverso una rotella mobile è infatti possibile modificare il fronte del disco, prendendo così parte ad una scelta interpretativa e di fruizione, o al semplice gioco offertoVi dai vostri amatissimi Catafalchi del Cyber!
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BLACKFIELD - “WELCOME TO MY DNA” CD € 15,00
                         Digibook Limited € 17,00

BLACKFIELD è l’ acclamato progetto che vede collaborare Steven Wilson e Aviv Geffen.
Steven Wilson è la mente/chitarrista/cantante/produttore dei Porcupine Tree, mentre Aviv Geffen è un musicista israeliano, figlio del poeta Yehonatan Geffen e nipote di Moshe Dayan, già collaboratore di Belle & Sebastian ed Elbow e cantante idolo dei giovani israeliani, una vera superstar in patria.
Formati nel 2000, i Blackfield hanno realizzato due album ed un DVD dal vivo, e tornano adesso con un nuovo album a ben 4 anni di distanza dal precedente “Blackfield II”. In questi anni Wilson ha registrato e suonato in tour con Porcupine Tree, No-Man e prodotto, mixato, ri-masterizzato vari progetti per Opeth, King Crimson, Yoko Ono, mentre Aviv Geffen ha registrato il suo primo album
in inglese, prodotto da Trevor Horn (The Buggles, Yes, Frankie Goes To Hollywood, Pet Shop Boys..), e suonato in tour con U2 e Placebo.
Il nuovo “Welcome To My DNA” è ancora una volta un album sorprendente, per le sue melodie trasognanti, il rock malinconico e le belle armonie vocali. L’ album riesce a condensare tutte le
caratteristiche dei due musicisti sotto forma di canzoni dalla durata “standard”, ma in cui le stupende melodie sono amplificate dalla geniale verve di Steven Wilson, in un distillato elegante ed emozionante. Il disco è stato prodotto dal duo, con l’ eccezione di un brano prodotto proprio da Trevor Horn.
BLACKFIELD saranno in tour europeo durante aprile, con ben 3 date in ITALIA :
Aprile 19 – Milano - Aprile 20 – Roma - Aprile 21 - Treviso
Disponibile in edizione in cd in super-jewel box con SLIPCASE cartonata ed
in EDIZIONE LIMITATA in bellissimo DIGIBOOK con libretto esteso di 24 pagine con foto !
TRACKLISTING : 1) Glasshouse; 2) Go To Hell; 3) Rising Of The Tide; 4) Waving; 5) Faraway; 6)
Dissolving With The Night; 7) Blood; 8) On The Plane; 9) Oxygen; 10) Zigota; 11) Dna.

Approfittane per consultare il nostro ricchissimo catalogo online (http://www.camelotclubprog.net) : troverai tanti altri CD e DVD di grande musica prog...così puoi fare un ordine unico e risparmiare sulle spese di spedizione.

MaRaCash records
via Duse, 6
27029 Vigevano (PV) - Italy

Giappone: Fuoriuscita Plutonio

Giappone: possibile fuoriuscita di plutonio

Governo: 'Situazione a Fukushima resta imprevedibile'. Esperti: 'Forse danneggiato il nocciolo'

29 marzo, 16:16

'Possibile fuoriuscita di plutonio'. La situazione a Fukushima resta "imprevedibile". E' lo stesso premier giapponese Kan a dirlo. In Giappone stanno arrivando anche i tecnici del colosso francese Areva per aiutare
la Tepco, gestore dell'impianto, a rimuovere il materiale radioattivo contenuto nell'acqua che interessa soprattutto il reattore n.2 su cui sono concentrate le maggior preoccupazioni.
Il governo ha annunciato che i piani di ricostruzione dopo la catastrofe dell'11 marzo si baseranno sull'energia pulita.

GOVERNO, POSSIBILE FUORIUSCITA PLUTONIO - Il governo giapponese valuta come "possibile" la fuoriuscita di plutonio dalla centrale nucleare di Fukushima. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano, in una conferenza stampa, secondo cui "ci saranno più controlli anche nelle aree intorno all'impianto". Al momento, ha aggiunto Edano, si tratta di bassi livelli di plutonio, indicando tuttavia di fatto nuovi pericoli per i tecnici impegnati alla messa in sicurezza di Fukushima e altri dubbi in materia di sanità pubblica. Il capo di gabinetto ha spiegato che i 5 campioni presi dalla Tepco indicano che non ci sono rischi immediati. Quanto all'acqua fortemente tossica, il reattore n.2 è ritenuto essere nella condizione più pericolosa:: la radioattività è di 1.000 millisievert/ora, pari a quattro volte il livello massimo di esposizione annuale cui può essere esposto un lavoratore in condizioni d'emergenza. L'acqua che viene iniettata nel reattori è stata ridotta per allentare lo sforzo sui serbatoi e, quindi, limitare le perdita: tutto questo, ha concluso Edano, ha portato all'aumento della temperatura. Il raffreddamento del combustibile ha tuttavia precedenza sui problemi della fuoriuscita di liquido.

L'uso dell'energia pulita sarà alla base dei piani di ricostruzione delle aree devastate in Giappone dal sisma/tsunami dell'11 marzo. Ha annunciato il capo di gabinetto.

Il premier giapponese, Naoto Kan, ha assicurato che il governo terrà lo stato di altissima vigilanza sulla crisi della centrale nucleare di Fukushima. "Continueremo a trattare la situazione con massima allerta e senso di urgenza", ha detto Kan in un'audizione parlamentare. Kan, in una parte del suo intervento dinanzi alla commissione Bilancio della Camera Alta trasmesso dalla tv pubblica Nhk, ha ribadito che la situazione all' impianto nucleare pesantemente danneggiato dal sisma/tsunami dell'11 marzo scorso resta "imprevedibile". Ieri, la Tepco, il gestore della struttura, ha reso noto, dopo il ritrovamento di acqua fortemente radioattiva anche fuori dagli edifici dei reattori e delle turbine, di aver rilevato tracce di plutonio in cinque punti diversi della centrale, pur aggiungendo che non ci sono rischi per la salute umana.

ESPERTI, TRACCE PLUTONIO CONFERMANO DANNI NOCCIOLO  - Il ritrovamento di tracce di plutonio all'esterno della centrale di Fukushima può essere una conferma del danneggiamento del nocciolo di uno dei reattori, ma non 'dice' nulla di più sulla situazione nell'impianto giapponese. "Il ritrovamento non è strano, considerato il danno subito dalla centrale - spiega Giuseppe Forasassi, docente del dipartimento di Ingegneria Nucleare dell'università di Pisa - fa pensare alla fusione parziale del combustibile dei reattori, ma potrebbe venire anche dal danneggiamento di quello esausto contenuto nelle centrali. Questo elemento può poi aver trovato una 'via di uscita' dagli impianti di areazione o da qualche valvola, oppure da fessurazioni nel contenimento". L'episodio, spiega l'esperto, potrebbe forse portare a un innalzamento del livello dell'incidente: "Il plutonio è molto velenoso dal punto di vista chimico, più che radiologico - spiega Forasassi - quindi il problema ambientale può essere grave. Sembrerebbe da escludere però una contaminazione su larga scala, anche se ne dovesse uscire ancora dovrebbe restare al massimo a 20-30 chilometri". Con il passare dei giorni la situazione dovrebbe tornare sotto controllo, anche se il lavoro sulla centrale potrebbe durare ancora anni: "Più passa il tempo più scende la potenza residua dei reattori, che ora dovrebbe essere allo 0,5% di quella massima, che corrisponde a circa 10 Megawatt - spiega Carlo Lombardi, ex docente del Politecnico di Milano - se si riuscirà a garantire il raffreddamento del combustibile non dovrebbero esserci più problemi immediati. A 'bocce ferme' poi si dovrà pensare al destino della centrale: a Three Mile Island si è riusciti a bonificare tutto il sito, ovviamente con un lavoro di anni".

FUKUSHIMA, A BREVE ARRIVO ESPERTI FRANCESE AREVA  - Arriveranno a breve in Giappone i due tecnici della Areva, il colosso francese dell'energia nucleare, allo scopo di affrontare la crisi della centrale di Fukushima. Lo scopo, come anticipato ieri dal ministro dell'Industria, Eric Besson, è di aiutare la Tepco, il gestore dell'impianto, a rimuovere il materiale radioattivo contenuto nell'acqua che interessa soprattutto il reattore n.2. Già il gruppo elettrico transalpino Edf ha fatto un annuncio il 18 marzo su una serie di misure di sostegno, tra cui l'invio di esperti e robot per poter lavorare alla messa in sicurezza pur con le perdite di radiazioni per il sisma/tsunami dell'11 marzo nella centrale.

SCOSSA TERREMOTO 6,4 AL LARGO FUKUSHIMA - Nuova scossa di terremoto in Giappone. La scossa è avvenuta alle 12.54 italiane e ha avuto una magnitudo di 6,4 con epicentro in mare a circa 80 km al largo della costa della prefettura di Fukushima. Non è stato emanato nessun allarme tsunami.

domenica 27 marzo 2011

SONDAGGIO NUCLEARE


Apriamo ora uno dei sondaggi più attuali del momento. Sull'onda emotiva del disastro Nucleare in Giappone è quasi inevitabile che la gente abbia paura del nucleare, ma la domanda è:

IL NUCLEARE E' NECESSARIO?

SI
NO
CI SONO VALIDE ALTERNATVE
NON CI SONO VALIDE ALTERNATIVE
LA NUOVA TECNOLOGIA E' SICURA
IL NUCLEARE NON E' MAI SICURO

Vi ricordo che potete dare più di una risposta e che la votazione si effettua a destra della pagina sotto la colonna etichette

SONDAGGIO La Guerra In Libia

Abbiamo concluso il sondaggio anche questa settimana e la domanda ha riguardato la guerra il LIBIA. I lettori di NONSOLO PROGROCK hanno così risposto:

E'GIUSTA LA GUERRA IN LIBIA?

SI                                                                         15%
NO                                                                       61%
E' SOLO PER IL PETROLIO                           46%
E' PER LA LIBERTA' DEL POPOLO LIBICO   7%

lunedì 21 marzo 2011

Estesa "No Fly Zone"

Usa: 'Estesa no-fly zone' Frattini: 'Nato o stop basi'

Usa: 'Estenderemo no-fly zone'. Esercito bombarda Zenten e spara sulla folla a Misurata

Ansa.it - 21 marzo, 18:30
E' stato colpito anche un edificio del bunker del colonnello Gheddafi nel secondo giorno dell'offensiva internazionale contro Tripoli. E ieri sera è stata la volta dei primi Tornado italiani, che non hanno bombardato ma solo pattugliato. La Russa: la contraerea di Gheddafi è stata largamente neutralizzata. Oggi un sito d'opposizione riferisce che Khamis, uno dei figli del rais, sarebbe morto per le ferite in un attacco aereo dei giorni scorsi da parte dei ribelli. Il governo francese fa sapere di non avere notizia di vittime civili negli attacchi, quello britannico conferma che non vi saranno forze d'occupazione o invasione. Sulle minacce del leader libico all'Italia, 'non dobbiamo lasciarci intimidire', precisa il ministro degli Esteri Franco Frattini, che confida nelle prossime ore si ripristini un rapporto di collaborazione con la Lega Araba - dalla quale ieri sono arrivate critiche - e ritiene sia giunto il momento di passare sotto l'ombrello Nato. Oggi a Bruxelles, riunione dei ministri degli Esteri della Ue. Al Cairo,segretario generale Onu aggredito da manifestanti filo Gheddafi
FORZE GHEDDAFI BOMBARDANO ZENTEN - Forze fedeli a Gheddafi hanno bombardato la città occidentale di Zenten per diverse ore. Lo riferisce la tv Al Jazira senza fornire ulteriori dettagli.
USA, NO FLY ZONE SARA' DI 1.000 CHILOMETRI - L'area della no fly zone sulla Libia avrà un'estensione di mille chilometri. Lo ha detto il generale Carter Ham, dell'Us Africa Command. In un incontro al Pentagono per fare il punto sulla situazione in Libia, il generale Ham ha confermato che l'estensione della no fly zone è resa possibile grazie all'intervento di aerei aggiuntivi delle forze della colazione, tra cui gli aerei italiani.
USA, AFRICA COMMAND, ESTENDEREMO NO FLY ZONE - Il generale americano Carter Ham, comandante dell' Us Africa Command, ha detto oggi che le operazioni sulla Libia puntano ora ad estendere la no fly zone. "L'operazione finora è riuscita. E' stata eseguita facendo molta attenzione a evitare vittime civili. L'avanzata delle forze di Gheddafi verso Bengasi è stata fermata" ha detto.
FRATTINI, SENZA NATO POTREMMO RIPRENDERE BASI - Se la missione in Libia non passera' sotto comando Nato, ''l'Italia avviera' una riflessione sull'uso delle sue basi: se ci fosse una moltiplicazione dei centri di comando, dovremmo studiare un modo perche' l'Italia riprenda il controllo delle sue basi''. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini in una conferenza stampa a Bruxelles dopo l'incontro tra i capi delle diplomazie dell'Ue.
NUOVI DECOLLI TORNADO DA TRAPANI - Il primo di tre aerei Tornado italiani e' appena decollato dalla base dell'Aeronautica di Trapani. Non e' nota la destinazione: viene solo sottolineato che stanno svolgendo la loro missione. L'Italia ha messo a disposizione della coalizione che sta svolgendo le operazioni militari sulla Libia 8 caccia: 4 Tornado Ecr per la neutralizzazione delle difese aeree nemiche e 4 intercettori F-16. Nel giro di pochi minuti sono partiti anche il secondo e il terzo Tornado. Sulla missione viene mantenuto il riserbo, anche se non e' escluso che possa trattarsi di una coppia di caccia destinata ad operare sulla Libia e del loro rifornitore. Due caccia intercettori F-16 sono appena decollati dalla base dell'Aeronautica di Trapani. Secondo quanto si e' appreso affiancheranno i due Tornado decollati poco fa con compiti di scorta.

DECIMOMANNU, DECOLLATI PER RAID 2 F18 SPAGNOLI - Sono decollati alle 12 da Decimomannu per la prima missione sulla Libia due cacciabombardieri F18 e un aero tanker dell'Aeronautica militare spagnola. Il 47/o Gruppo di Torrejon e' cosi' entrato in azione nell'operazione ''Odyssey Dawn''. Destinazione e ordini di missione top secret, ma sulla linea di volo fervono i preparativi intorno agli altri arei spagnoli.
PILOTA TORNADO, SU BENGASI SOLO PATTUGLIATO - ''Ieri sera nella missione condotta in Libia abbiamo solo pattugliato la zona nei pressi di Bengasi ma non abbiamo ritenuto di lanciare i missili contro i radar''. Lo ha detto Nicola Scolari, 38 anni, uno dei tre piloti che ieri ha partecipato alla missione italiana contro la Libia.
PARTECIPIAMO A SCELTE INTERNAZIONALI - "La Comunità internazionale ha fatto le sue scelte e l'Italia partecipa a queste scelte". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, interpellato sulla partecipazione dell'Italia alla missione in Libia, al suo arrivo in visita a Varese.
FRANCIA, STAMANI RIPRESE OPERAZIONI AEREE - Le operazioni aeree francesi sulla Libia sono riprese questa mattina. Lo riferisce il ministero della Difesa francese.
FRANCIA, NESSUNA NOTIZIA VITTIME CIVILI - Un portavoce del governo francese ha detto di non avere informazioni sul fatto che civili siano rimasti uccisi negli attacchi sulla Libia.
BAN KI-MOON AGGREDITO AL CAIRO DA FILO-GHEDDAFI - Il segretario generale dell'Onu Ban ki-Moon è stato aggredito in piazza Tahrir al Cairo da manifestanti filo Gheddafi. I manifestanti che si sono riuniti davanti alla sede della Lega araba prima dell'arrivo del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, contro l'intervento militare in Libia, hanno anche assaltato un paio di automobili mentre passavano davanti alla sede della Lega araba, in una strada che porta a piazza Tahrir.
FRATTINI; NON DEVE ESSERCI GUERRA,RISPETTO 1973 - In Libia non ci deve essere una "guerra" e l'Italia intende verificare "la coerenza" dell'azione della coalizione internazionale con il pieno rispetto della risoluzione 1973 dell'Onu. Lo ha detto il ministro degli esteri Franco Frattini, a Bruxelles. "In Libia non ci deve essere una guerra, ma la piena implementazione della risoluzione 1973. L'Italia ha accettato di fare parte della coalizione internazionale proprio per fare rispettare il cessate il fuoco, fare fermare le violenze e proteggere la popolazione", ha detto Frattini, parlando con i giornalisti. "Vogliamo verificare molto attentamente tutte le azioni che saranno prese per verificarne la loro coerenza con la risoluzione Onu. Ecco perché crediamo sia tempo di muovere da una coalizione dei volenterosi ad un approccio più coordinato sotto la Nato, perché la Nato ha l'esperienza e la capacitàper guidare un'azione meglio coordinata", ha aggiunto il capo della Farnesina. Rispondendo ad altre domande dei giornalisti, Frattini ha ribadito che l'Italia intende verificare l'implementazione del cessate il fuoco "e vuole continuare a lavorare molto da vicino con la Lega araba e vuole avere coerenza: non vogliano andare oltre la stretta applicazione della risoluzione Onu", ha rimarcato.
BAN KI-MOON, LEGA ARABA DECISIVA PER ONU - "Il forte impegno della Lega Araba" per proteggere i civili in Libia "ha reso possibile l'adozione della risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu".Lo ha affermato il segretario generale del Palazzo di vetro, Ban Ki-Moon, al termine del suo incontro con il segretario generale della Lega Araba, Amr Mussa. "Col forte impegno della LEga Araba - ha affermato Ban Ki-Moon - la comunità internazionale é stata in grado di prendere misure decisive per proteggere i civili che il colonnello Gheddafi sta uccidendo ed attaccando, una situazione considerata totalmente inaccettabile e condannata da tutto il mondo". Il segretario generale dell'Onu ha rinnovato il suo appello per un immediato cessate il fuoco in Libia l'impegno delle Nazioni Unite a mettere fine alle ostilità e a portare gli aiuti umanitari alla popolazione

domenica 20 marzo 2011

SONDAGGIO GUERRA IN LIBIA

Alla destra del Blog avete la colonna per votare il vostro parere sull'entrata in guerra contro la Libia.
Siete a favore o contro? Potete esprimere più di un parere e qui se volete, commentare questa guerra.

GUERRA IN LIBIA

Raid Usa: 40 bombe,'Imposta no fly zone'. Gheddafi: 'Siamo pronti a una guerra lunga'

Stati Uniti: contraerea libica 'resa inoffensiva'. Nave con 8 italiani sequestrata a Tripoli

(grazie ad Ansa.it)
Nella notte pioggia di missili sulle coste libiche per costringere Gheddafi a cessare il fuoco. Dopo una sosta la Francia riprende i bombardamenti. Aeroporto libico colpito dagli aerei Usa. L'equipaggio di un rimorchiatore d'altura italiano è trattenuto nel porto di Tripoli.

NAVE CON 8 ITALIANI SEQUESTRATA A TRIPOLI  - L'equipaggio di un rimorchiatore d'altura italiano è stato trattenuto nel porto di Tripoli da uomini armati: a bordo, secondo quanto appreso dall'ANSA, otto italiani, due indiani e un ucraino. I fatti, secondo le scarne informazioni disponibili, si sono verificati ieri pomeriggio, verso le 17, dunque poco prima dell'attacco dei caccia francesi alla Libia. Il rimorchiatore stava sbarcando a Tripoli dei lavoratori libici della Noc, la società petrolifera libica, quando alcuni uomini armati, tra cui uno che si sarebbe qualificato come il comandante del porto, hanno fermato l'equipaggio, impedendo alla nave di ripartire. Gli italiani e gli altri si troverebbero tuttora a bordo. Il rimorchiatore d'altura è della società Augusta Offshore spa di Napoli, una società fondata nel 1986 e specializzata nel servizio di assistenza alle piattaforme petrolifere e in attività di esplorazione e produzione. La sede principale è a Napoli, dove è distaccato il dipartimento commerciale e tecnico: inoltre, la società ha basi operative in Italia a Siracusa, in Egitto al Cairo, in Brasile a Rio De Janeiro e Macaé. Negli uffici napoletani, off limits al momento per i giornalisti, si è insediata una task force di dipendenti impegnata a seguire gli sviluppi della situazione. Il personale è in costante contatto con l'ad della compagnia, Mario Mattioli, che è anche presidente nazionale di Assorimorchiatori. L'Unità di Crisi della Farnesina sta seguendo con attenzione la situazione. Il ministero degli Esteri, secondo quanto si apprende, è in contatto in queste ore con la società armatrice ma la situazione rimane ancora "fluida" e si ritiene "prematura" per il momento ogni valutazione. L'Asso 22 due anni fa sali all'onore delle cronache per una importante operazione di soccorso di immigrati di cui fu protagonista: era il marzo del 2009 quando il rimorchiatore riuscì a mettere in salvo oltre 350 migranti al largo delle coste libiche. In quel periodo il rimorchiatore, lungo 75 metri, stava assistendo tre piattaforme petrolifere al largo della Libia quando incrociò una carretta del mare in difficoltà carica di migranti che fu agganciata e rimorchiata fino al porto di Tripoli. In seguito al quell'operazione la Cgil Campania chiese che all'equipaggio del rimorchiatore fosse conferita la medaglia al valor civile.

GHEDDAFI: SARA'INFERNO, PENSATECI. NUOVI RAID  - Muammar Gheddafi ha fatto sentire la sua voce, mentre stamani riprendevano i raid aerei contro la Libia e il capo dei militari Usa dichiarava che la no fly zone é stata "imposta". Nella sua prima manifestazione dall'inizio dell'attacco della coalizione il rais ha promesso ai nemici, paragonati ai nazisti, "l'inferno" di una "lunga guerra" che alla fine sarà vinta dalla Libia, perché la Libia è "alla testa dei popoli in rivolta". Dunque, occidentali, "pensateci". Breve, violento e infuocato il discorso del rais, un messaggio in audio in diretta dalla tv libica e ritrasmesso in tutto il mondo. Un messaggio che chiama i popoli alla rivolta e pieno di minacce per gli occidentali, definiti "barbari, terroristi, mostri, criminali", il cui unico scopo è di "appropriarsi del nostro petrolio". "Avete attaccato il civile popolo libico che non vi aveva fatto nulla", ha detto. Ma il terreno libico, ha detto il rais nella sua sfuriata audio, diventerà "l'inferno" per i suoi attaccanti. Gheddafi ha detto che i depositi di armi sono aperti, che i libici si stanno armando. "Vi combatteremo", ha assicurato, e "sarà una guerra lunga", combattuta su "un fronte vasto, su un terreno troppo vasto" per gli attaccanti, da persone "pronte a morire da martiri". "Voi (occidentali) volete il nostro petrolio, ma la nostra terra ci è stata data da Dio. Noi non la lasceremo a voi francesi, americani o britannici e continueremo la guerra per liberarla...Noi siamo oppressi e colui che è oppresso vincerà, mentre coloro che opprimono saranno sconfitti", ha detto mentre la tv di stato libica mostrava un fermo immagine sul monumento del pugno che distrugge l'aereo americano, eretto nella casa di Gheddafi distrutta nel raid Usa del 1986. Gheddafi, ricordando che il popolo libico ha "già sconfitto gli italiani" colonizzatori, ha rimarcato che gli occidentali, non imparano mai le lezioni del passato: "L'attacco alla Libia è una nuova crociata contro l'Islam, ma sarete sconfitti, come già siete stati sconfitti in Iraq e in Somalia, come vi ha sconfitto Bin Laden" e come "siete stati sconfitti nel Vietnam". Quindi l'invito agli attaccanti: "Chiudetevi nelle vostre basi" e "pensateci bene". Poi il Colonnello ha chiamato a raccolta tutti i popoli "oppressi", rivendicando a sé la primogenitura, in largo anticipo, della rivoluzione dei popoli, delle ribellioni nel mondo arabo: "I popoli sono in ribellione dappertutto, anche nel Golfo Persico, e noi, il popolo libico della Jamahiriya, siamo alla testa della rivoluzione".

Stamani i raid, che erano cessati verso l'alba, sono ripresi intorno alle 11:00 italiani. Fra i vari attacchi, tre bombardieri invisibili (stealth) hanno colpito con 40 bombe una base aera libica, secondo la tv americana Cbs. A mezzogiorno (in Italia) il capo di stato maggiore Usa, ammiraglio Mullen dichiarava: la no fly zone "é stata effettivamente imposta sui cieli libici" e che la contraerea libica è stata "resa inoffensiva".

MIGLIORE "MINORE" BAND ITALIANA Di PROGRESSIVE ROCK

Eccoci finalmente con il verdetto in mano, finalmente dopo settimane decretiamo il vincitore:

                          MUSEO ROSENBACH

Questa è la band italiana di Prog Minore (ossia meno distribuito) più amata dai lettori di NONSOLO PROGROCK







giovedì 17 marzo 2011

Nucleare Italia

Nucleare, il Governo tira il freno. Romani: 'Fermiamoci un attimo'

Convocati per lunedì i ministri dell'Energia europei




BORGO SABOTINO (LATINA), 17 MAR - Il governo tira il freno a mano sul nucleare. Incalzato dal disastro giapponese e da un dibattito sempre piu' acceso, l'esecutivo affida al ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, cui fanno eco le prese di posizione di Berlusconi, Bossi e, ancora di piu', della Prestigiacomo (''e' finita, bisogna uscirne''), il compito di togliere il piede dall'acceleratore dell'atomo. Romani ha scelto un contesto energetico, l'inaugurazione del cavo sottomarino Lazio-Sardegna di Terna, per giocare la carta della prudenza: ''Quello che e' successo in Giappone, un momento di riflessione lo deve dare'', ha detto, invitando il ''sistema Paese, il governo, i tecnici a fermarsi un attimo e capire cosa sia meglio fare''.
Nessun dettaglio temporale su questa ''pausa di riflessione'', che ''deve consentire di capire cosa sta accadendo'' e in particolare se gli stress test sulle vecchie centrali decisi dall''Europa ''diano sicurezza e informazioni''. In ogni caso, ha concluso ribadendo la propria ferma convinzione sull'opportunita' della scelta nucleare, ''non si possono fare scelte che non sono condivise da tutti''. Se quella di Romani e' una frenata, di vera e propria marcia indietro si puo' parlare per il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo: ''E' finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare'', e' il de profundis recitato dal ministro nei corridoi di Montecitorio. Adesso ''bisogna uscirne, ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare niente. Si decide tutto tra un mese''. I segnali mandati dai due ministri sono abbastanza chiari, ma prima di prendere decisioni e' la sicurezza che va messa al centro. Lo avrebbe detto anche il premier Silvio Berlusconi, convinto che, in questo momento, ci si debba affidare all'Unione europea. In ogni caso, ha avvertito Bossi senza entrare nel merito delle dichiarazioni di Romani sulle centrali, che a questo punto sembrano sempre piu' lontane, ''decide il territorio''.

Dicono i nostri governanti: "Fermiamoci a riflettere" Credo che il loro ripensamento duri qualche secondo, il cervello dell'uomo è solo rivolto verso l'interesse del Dio Quattrino (Max)

mercoledì 16 marzo 2011

Paura nucleare: Esodo da Tokyo

Fukushima, cannoni ad acqua sul reattore. Ue, allerta su cibi importati: 'Fare controlli'

La Russia avverte: Si verifica lo scenario peggiore. Radiazioni alte sulla centrale PAURA NUCLEARE, ESODO DA TOKYO

I tecnici giapponesi che stanno cercando di raffreddare il reattore n.4 dell'impianto nucleare di Fukushima hanno fatto ricorso ai cannoni ad acqua, ha sottolineato la rete televisiva Nhk. In precedenza, il tentativo di gettare acqua sui reattoridagli elicotteri dell'esercito giapponese era fallito a causa delle radiazioni troppo elevante nell'area della centrale. La Croce rossa internazionale ha reso noto che Tokyo è sicura eche non ci sono problemi per le persone che intendono recarvisi. Le analisi effettuate dalla squadra della Protezione civileitaliana, composta da sei persone, giunta oggi nella capitale nipponica, hanno rilevato che Roma e' piu' radioattiva di Tokyo. Il capo dell'Agenzia atomica russa Kirienko, ha affermato che lacrisi nucleare in Giappone si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore.
UE;ALLERTA IMPORT CIBO, STATI FACCIANO ANALISI - La Commissione europea ha raccomandato agli Stati membri ''di effettuare delle analisi sul livello di radioattivita' nei prodotti alimentari per l'uomo e per gli animali, importati dal Giappone''. Lo ha detto all'Ansa Frederic Vincent, portavoce del commissario europeo alla salute John Dalli, precisando che Bruxelles ha notificato gia' da ieri la raccomandazione alle autorita' responsabili nei 27 Stati membri, tramite il sistema rapido di allerta comunitario per alimenti e mangimi (Rasff). Sulle importazioni di alimenti e mangimi dal Giappone, tiene a rassicurare il portavoce del commissario europeo alla salute John Dalli, ''il valore totale nell'Ue in campo alimentare e' stato complessivamente di appena 65 milioni di euro''. Quanto all'Italia, ha aggiunto, ''le importazioni sono minime; i primi clienti sono Germania, Olanda, Regno Unito, Belgio e Francia''. Dal Giappone, gli europei importano soprattutto prodotti della pesca come molluschi bivalvi, cibo per animali da compagnia e ortofrutticoli. In Europa i livelli autorizzati di radioattivita' nei settori agroalimentare e della pesca sono definiti dal regolamento del 1987 che fissa i valori massimi ammissibili a seguito di un incidente nucleare o in qualsiasi altro caso di emergenza radioattiva. Sulla base di queste norme quindi, ogni Stato membro e' invitato a testare i prodotti alimentari importati dal Giappone e, in caso di presenza radioattiva anormale, segnalarlo alla rete 'Ecuri', il sistema europeo di allarme in campo nucleare.
RUSSIA; CAPO AGENZIA, SCENARIO PEGGIORE - Il capo dell'Agenzia atomica russa, Serghiei Kirienko, ha affermato che la crisi nucleare in Giappone si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore.
TV, CANNONI AD ACQUA PER REATTORE N.4  - I tecnici giapponesi che stanno cercando di raffreddare il reattore n.4 dell'impianto nucleare di Fukushima hanno fatto ricorso ai cannoni ad acqua, ha sottolineato la rete televisiva Nhk. In precedenza, il tentativo di gettare acqua sui reattori dagli elicotteri dell'esercito giapponese era fallito a causa delle radiazioni troppo elevante nell'area della centrale
RADIAZIONI ALTE, STOP ELICOTTERI SU CENTRALE
- Sono state sospese a causa delle radiazioni troppo alte le operazioni degli elicotteri dell' esercito giapponese che si erano alzati in volo per versare dall'alto acqua sui reattori della centrale nucleare di Fukushima. Lo ha riferito la televisione Nhk.
 Ma intanto il governo rassicura: le radiazioni oltre un raggio di 20-30 km dalla centrale di Fukushima n1 non costituiscono "immediato rischio per la salute". Lo ha detto il portavoce del governo, Yukio Edano.

IMPERATORE AKIHITO ESPRIME 'GRANDE TRISTEZZA - L'imperatore giapponese Akihito ha rivolto un messaggio alla nazione trasmesso in tv in cui esprime "grande tristezza" per il sisma e lo tsunami di venerdì scorso, auspicando che sia "salvato il maggior numero di persone". "Provo grande tristezza per le vittime di sisma e tsunami: non si sa quanti saranno, ma spero che ne venga salvato anche uno solo in più", ha detto Akihito, in un raro messaggio alla Nazione trasmesso in tv, a cinque giorni dal potentissimo terremoto che ha innescato un grave incidente alla centrale nucleare di Fukushima, ancora irrisolto. "Adesso, il problema è il nucleare e spero si risolva. I soccorsi vanno avanti, nel freddo. Mancano cibo e carburante e tutti sono in condizioni d'emergenza", ha aggiunto l'imperatore. "Prego per loro e perché si esca dalla catastrofe: sono commosso da chi cerca di resistere e vivere - ha detto Akihito -. Un grazie agli stranieri, alla gente del Giappone e a tutti quelli che continuano a impegnarsi nelle operazioni di soccorso. Sono arrivati messaggi da tutto il mondo: mai rinunciare alla speranza".

FUKUSHIMA, DANNEGGIATO CONTENITORE REATTORE
- Il contenitore di uno dei reattori della centrale di Fukushima potrebbe essere stato danneggiato. Lo ha detto il portavoce governativo Yukio Edano. Il contenitore danneggiato è quello del reattore n.3, secondo l' agenzia Kyodo.

TOKYO, PRONTI A CHIEDERE AIUTO MILITARI USA  - Il Giappone è pronto a chiedere la cooperazione delle forze armate Usa negli sforzi per contenere i danni della centrale nucleare di Fukushima n1 dopo sisma e tsunami di venerdì scorso. Lo detto il portavoce del governo, Yukio Edano.

NUOVA FORTE SCOSSA SU COSTA ORIENTALE - Una scossa di terremoto di grado 6 della scala Richter si è verificata oggi sulla costa orientale del Giappone, nella prefettura di Chiba alla periferia est di Tokyo. Lo afferma le televisione pubblica Nhk.

PETRONE, AMBASCIATA ITALIANA RESTA APERTA - "L'ambasciata italiana resterà aperta finché ci sarà l'ultimo italiano": è l'ambasciatore Vincenzo Petrone che in collegamento in diretta da Tokyo durante la trasmissione di Porta a Porta ha riferito la situazione dei connazionali presenti nel paese. "Nella zona di esclusione - cioé quella attorno alla centrale, ha rassicurato Petrone - non ci sono comunque più italiani".

SEIMILA FRA MORTI E DISPERSI 
- La polizia giapponese ha affermato che sono 2.475 i morti accertati per il terremoto e lo tsunami di venerdì scorso, mentre risultano al momento disperse 3.611 persone. Un bilancio ancora provvisorio, dato che la distruzione seminata dallo tsunami nel nordest del Paese fa ritienere che il conto finale sarà di decine di migliaia di vittime. La polizia ha aggiunto che migliaia di sopravvissuti al doppio disastro non siano ancora stati raggiunti dai soccorsi.

martedì 15 marzo 2011

Platitude

PLATITUDE - Silence Speaks
Metal Heaven

Genere: Heavy Metal Prog
Supporto: cd - 2006


Gli svedesi Platitude con “Silence Speak” sono al terzo sigillo della loro carriera incominciata nel 1995. La strada intrapresa con il precedente “Nine” è a grandi linee quella che ripercorrono oggi, un Power Metal sempre elegante con sprazzi Progressivi, grazie soprattutto alle tastiere di Kristofer Von Wachenfeld.
La voce di Erik Blomkvist sale alta sin dal primo brano “Tell The Truth”, ben si amalgama con la potente chitarra di Gustav Kollerstrom. Ancora meglio nella successiva title track “Silence Speaks”, cambi di tempo si stagliano con semplicità in tutto il proseguire della composizione, alternandosi a brevi sfuriate di chitarra. Le linee vocali sono sempre ottime, anche in “Nobody’s Hero”, canzone semplice, forse anche troppo, ma pur sempre gustosa. La ritmica pratica scorribande in “Empty Inside”, i Platitude sembrano trovarsi meglio quando si addentrano in queste partiture Metal Prog quasi alla Savatage. Andreas Brobjer alla batteria e Patrik Jansson al basso sono una garanzia. Gli svedesi sono capaci anche di inoltrarsi in territori più oscuri, dove solo la musica sa accompagnarti, con “Fear ( It’s Over Now) sicuramente guadagnano punti, gli stessi che però perdono in “Don’t Be Afraid”, troppo sfruttato e da riempitivo.
Per fortuna sembra essere solo una parentesi, infatti “Falling Down” pur non essendo epocale riesce ad ammaliare l’ascoltatore scuotendolo fra ritmiche sostenute alternate ad un ritornello melodico dalla ruffiana natura. “After The Storm” gioca per l’ennesima volta con i cambi di tempo e ha il merito di farci cantare con loro, dei Platitude si può dire di tutto tranne che non conoscano il mestiere. “Walk With Me” ce li mostra nel pieno delle loro capacità artistiche, pezzo adrenalinico e di classe. Il disco si chiude con i sette minuti di “You”, davvero un ottimo finale per un lavoro che a tratti sa raccontare grandi storie ma che spesso si lascia trasportare dalla scontatezza.
Il gruppo sembra in un momento di transizione, quale sarà la strada che percorreranno in futuro? Si avvicineranno di più verso il Metal Prog? Noi sapremo attendere, per ora gustiamoci questo disco che archivierei con una più che meritata sufficienza. MS


lunedì 14 marzo 2011

PERICOLO FUKUSHIMA

ANSA.it > Mondo > News

Fukushima, principio di fusione delle barre Ue spaventata, Merkel chiude due centrali

Tokyo chiede aiuto all'Aiea e agli Usa per raffreddare i reattori danneggiati

E' critica la situazione a Fukushima, dove a tre giorni dal devastante terremoto che ha colpito il Giappone, si  lotta perevitare una nuova Chernobyl. Le barre di combustibile sono rimaste scoperte in tutti e tre i reattori della centrale nucleare di Fukushima 1 ed in uno di essi potrebbe essere cominciato il processo di fusione. Ad aggravare la situazione una nuova forte scossa di assestamento di magnitudo 6,2 avvertita anche a Tokyo. Intanto, si continuano a contare le vittime: 5.000 secondo l'ultimo bilancio che però si ritiene possa salire fino a 10 mila. Sul fronte economico la Borsa diTokyo ha chiuso gli scambi con una perdita del 6,18%; ferma la produzione nei maggiori impianti automobilistici del paese. La Bank of Japan ha immesso sui mercati valutari denaro liquido per 12mila miliardi di yen. La Farnesina ha reso noto che è sceso a due il numero degli italiani di cui non si hanno notizie.
TOKYO CHIEDE AIUTO A USA PER REATTORI - Il Giappone ha chiesto agli Stati Uniti aiuto per contribuire a raffreddare le centrali nucleari danneggiate: lo rende noto la Us Nuclear Regulatory Commission, l'organo federale di controllo statunitense.
CAPO AIEA, GIAPPONE CI HA CHIESTO AIUTO - Il Giappone ha ufficialmente chiesto all'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) l'invio di un squadra di esperti, in seguito alle esplosioni in una centrale nucleare. Lo ha detto oggi il direttore generale dell'Aiea, Yukiya Amano.
GERMANIA CHIUDE DUE IMPIANTI E SOSPENDE DECISIONE SU PROLUNGAMENTO DEGLI ALTRI - Gli impianti nucleari tedeschi piu' vecchi, che attualmente sono rimasti aperti solo in seguito alla decisione di prolungare la vita di tutte le centrali, chiuderanno subito. Lo ha detto oggi la cancelliera tedesca, Angela Merkel, riferendosi a due siti, che si trovano in Assia e nel Baden-Wuettemberg. La Germania inoltre sospenderà per tre mesi la decisione del previsto prolungamento della vita dei 17 impianti nucleari tedeschi alla luce del disastro di Fukushima, in Giappone.
BARRE FUKUSHIMA COMPLETAMENTE ESPOSTE - Le barre di combustibile nucleare nel reattore n.2 della centrale di Fukushima n. 1 sono totalmente esposte. Lo ha annunciato la societa' che gestisce l'impianto, la Tepco, secondo quanto riportato dall'agenzia Kyodo news. A questo punto, il rischio di fusione delle barre di combustibile non puo' essere escluso.
BARROSO, PREOCCUPATI, IPOTESI MISSIONE UE - "Vorrei esprimere la mia profonda solidarietà" al popolo giapponese, "seguiamo la situazione con grande preoccupazione" e stiamo valutando la possibilità di inviare una "missione europea". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, José Manuel Durao Barroso, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, nel corso della quale il presidente dell'esecutivo comunitario ha sottolineato come l'Europa abbia "fiducia nelle capcità delle autorità giapponesi" di superare un momento che è "estremamente difficile".
NUOVO BILANCIO POLIZIA VITTIME SISMA, 5.000 MORTI - Sono almeno 5.000 le vittime del terremoto e dello tsunami chehanno colpito il nordest del Giappone, secondo l'ultimo bilanciodella polizia giapponese. Nella sola prefettura di Miyagi, unadi quelle investite dallo tsunami, i soccorritori hannoritrovato oggi circa 2.000 cadaveri. Secondo le aspettative, il bilancio finale dovrebbe superare le 10.000 vittime. Intanto,una scossa di assestamento più forte delle altre, del 6.2, conepicentro a un centinaio di chilometri da Tokyo, ha scosso dinuovo la capitale. Un nuovo allarme tsunami nel nord est è poi rientrato. Sono scesi a due gli italiani chemancano all'appello sui 29 che abitano nelle zone maggiormente colpite dal sisma.
DUE REATTORI FUORI PERICOLO, TEPCO - L' emergenza è finita per due dei reattori della centrale nucleare di Fukushima danneggiati dal terremoto. Lo afferma l' agenzia Kyodo citando la Tepco, la società che gestisce gli impianti.
BASSO LIVELLO ACQUA IN REATTORE FUKUSHIMA - Il livello dell' acqua nel rettore n.2 della centrale nucleare giapponese di Fukushima sta scendendo e le barre di uranio che contiene potrebbero presto essere scoperte. Lo ha affermato oggi in una conferenza stampa il portavoce del governo di Tokyo, Yukio Edano. Il portavoce ha aggiunto che i tecnici dell' impianto sono pronti a iniettare acqua marina nel sistema di raffreddamento del reattore.

AIEA, NON DANNI GABBIA CONTENIMENTO FUKUSHIMA - L'Aiea, l'agenzia dell'Onu per l'energia nucleare, ha fatto sapere di essere stata informata dalle autorità giapponesi che la gabbia di contenimento del reattore n.3 nella centrale di Fukushima non è stato danneggiato nell'ultima esplosione. Lo riferisce la Bbc sul suo sito.

RIPRESO RAFFREDDAMENTO REATTORE TOKAI - Il sistema di raffreddamento del reattore n.2 della centrale nucleare di Tokai, 120 chilometri a nord di Tokyo, e' in funzione secondo la Japan Atomic Power, che gestisce l'impianto. La Jpa ha precisato che due dei tre generatori usati per il raffreddamento sono in avaria ma che il terzo e' in funzione. Il reattore si e' spento automaticamente venerdi' scorso dopo il terremoto e il devastante tsunami che ne e' seguito.

domenica 13 marzo 2011

Paura Nucleare in Giappone

Paura nucleare, emergenza in tre centrali Premier Kan: non sara' un'altra Chernobyl

Stranieri in fuga da Tokyo. Dopo Fukushima, allarme nei siti di Onagawa e Tokai

13 marzo, 20:22

Il governo giapponese ha parlato di possibili rischi di processo di fusione nei reattori 1 e 3 della centrale Fukushima n.1, sulla costa nordest del Giappone, colpita venerdì scorso dal terremoto e dal seguente tsunami. Ora rischia di esplodere il reattore n.3, che ha anche subito forti danni alle barre di combustibile. I tentativi di evitarlo, ha riferito il ministro dell'Economia e dell'Industria nipponico, "non hanno avuto effetti". Fumo esce anche da un'altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. E l'Aiea lancia l'allarme.

E intanto continua a crescere il bilancio delle vittime: 1.600. Ma nella sola prefettura di Miyagi se ne stimano più di 10 mila. Appello del premier Kan: 'Mai cosi' dura dalla seconda guerra mondiale, non "non ci sarà un'altra Chernobyl". E l'impatto del sisma sull'economia giapponese sarà "considerevole". Lo ha detto il portavoce del governo.

AGENZIA, PROBABILI ALTRE FORTI SCOSSE - La Japan Metereological Agency (Jma), ritiene 'probabile', in base a dati storici, un nuovo sisma di magnitudo 7 nella regione situata tra Sendai e Tokyo, con inizio geografico a circa 100 km a nord di Tokyo. La probabilita', inoltre, arriva al 70% nei prossimi 3 giorni e a circa il 50% in quelli successivi. Sulla base delle statistiche, il rettangolo geografico teorico nel quale la Jma localizza come probabile un sisma di magnitudo 7 e' in larghissima parte oceanico e include solo marginalmente Tokyo.
AIEA; EMERGENZA IN CENTRALE ONAGAWA - E' stato decretato lo stato d'emergenza in una seconda centrale nucleare in Giappone, colpita dal devastante terremoto di venerdì. Lo ha reso noto l'Aiea (Agenzia internazionale dell'energia atomica). "Le autorità giapponesi - scrive un comunicato dell'agenzia dell'Onu, che ha sede a Vienna - hanno informato l'Aiea che il primo (cioé il più basso) stato d'allerta è stato deciso nella centrale di Onagawa dalla Tohoku Electric Power Company". Secondo le autorità giapponesi, riferisce l'Aiea, i tre reattori del sito nucleare di Onagawa "sono sotto controllo" e "l'allerta è stato dichiarato per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell'area vicino alla centrale". "Le autorità giapponesi stanno tentando di stabilire l'origine delle radiazioni".

FUMO ANCHE DA CENTRALE MIYAGI
- L'uscita di fumo è stata anche segnalata da un'altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk.
RIPRESO RAFFREDDAMENTO REATTORE TOKAI - Il sistema di raffreddamento del reattore n.2 della centrale nucleare di Tokai, 120 chilometri a nord di Tokyo, e' in funzione secondo la Japan Atomic Power, che gestisce l'impianto. La Jpa ha precisato che due dei tre generatori usati per il raffreddamento sono in avaria ma che il terzo e' in funzione. Il reattore si e' spento automaticamente venerdi' scorso dopo il terremoto e il devastante tsunami che ne e' seguito.

GOVERNO, PROBLEMA REATTORE RESTA GRAVE - "Stiamo verificando lo stato delle barre del combustibile del reattore n.3'". Lo ha detto il portavoce del governo, Yukio Edano, precisando che "l'acqua nel reattore tende a non salire. La situazione resta critica".

KAN, MOMENTO PIU' DIFFICILE DOPOGUERRA
  - "E' il momento più difficile dalla fine della Seconda guerra mondiale: chiedo a tutti la massima unità". E' l'appello lanciato dal premier giapponese Naoto Kan, parlando alla Nazione. "Non ci sarà un'altra Chernobyl", ha affermato Kan. "Le radiazioni sono state rilasciate in aria, ma non ci sono rilevazioni che ci dicano che ciò sia avvenuto in grande misura", ha detto Kan, in relazione ai gravi problemi della centrale di Fukushima 1, citato dall'agenzia Jiji. "Questa è una situazione fondamentalmente diversa dall' incidente di Cernobyl (1986, ndr). Stiamo lavorando per evitare i danni causati dalla diffusione delle radizioni".

AMB.FRANCIA INVITA A LASCIARE TOKYO - L'ambasciata di Francia a Tokyo invita i propri cittadini a lasciare Tokyo e la sua regione, per i rischi collegati al terremoto, incluso "il rischio di contaminazione". L'ambasciata di Francia ha raccomandato ai suoi cittadini di lasciare Tokyo e la regione del Kanto, l'area metropolitana, a causa del rischio di altri terremoti e l'incertezza circa la situazione dei danni agli impianti nucleari. "Sembra ragionevole consigliare a coloro che non hanno un particolare motivo per rimanere nella regione di Tokyo, a lasciare la regione del Kanto per un paio di giorni", si legge in una nota sul web della rappresentanza diplomatica in Giappone, che può essere letto con difficoltà a causa dell'eccessivo numero di contatti. "Consigliamo caldamente ai nostri cittadini - si può leggere ancora - di non recarsi in Giappone e si consiglia vivamente di ritardare un viaggio previsto". Quanto alle ipotesi sullo scenario nucleare, "forse l'esplosione di un reattore ha causato il rilascio di gas radioattivo che potrebbe raggiungere Tokyo in poche ore, a seconda della velocità e direzione del vento. Il rischio è quello della contaminazione. Il periodo critico è di tre o quattro giorni a venire".

ALLARME ATOMICO SPINGE STRANIERI VIA DA TOKYO  - L'allarme sulla tenuta del reattore n3 della centrale nucleare di Fukushima, in aggiunta a quello sul reattore n1, sta spingendo molti stranieri a pianificare la partenza da Tokyo e dalle aree limitrofe. "Non siamo al panico, ma c'é molta apprensione", spiega all'Ansa un manager di una multinazionale. Secondo altre fonti, sono migliaia le prenotazioni aeree già fatte, "almeno per i bambini, approfittando della pausa scolastica".

STIMATI OLTRE 10.000 MORTI A MIYAGI - Sono più di 10.000 i morti stimati nella prefettura di Miyagi, una delle più colpite dal terremoto-tsunami di verndì. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk, citando fonti della polizia. "Non ho alcun dubbio", ha detto Naoto Takeuchi, capo della polizia della prefettura di Miyagi, nel resoconto della Nhk, in relazione alla stima catastrofica. Il capoluogo Sendai, infatti, è stato devastato dall'onda anomala di oltre 10 metri di altezza e centinaia di corpi sono stati rinvenuti lungo le coste della prefettura. Il bilancio ufficiale, tuttavia, parla di poco più di 800 vittime, che fanno di Miyagi la prefettura più colpita.

RISCHIO ESPLOSIONE A REATTORE N3 
- C'é il rischio che il reattore n3 di Fukushima, ora sotto stress, possa avere un'esplosione simile a quella del reattore n1. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano, parlando dell'accumulo di idrogeno a causa della decompressione in corso.
"Anche se in teoria si verificasse l'esplosione, il reattore non avrebbe problemi", ha spiegato Edano, ripercorrendo quasi lo stesso copione di ieri, proprio i relazione a quanto accadrebbe al cosiddetto 'piano operativo', la grande camera sistemata sul reattore. Edano ha anche sottolineato che "il volume delle radiazioni del reattore n1 sta scendendo velocemente.

PAPA, PREGO PER VITTIME,VICINO A GENTE - Benedetto XVI, subito dopo l'Angelus, ha espresso oggi "forte impressione" per le notizie e le immagini sul "tragico terremoto" e il conseguente tsunami in Giappone. Ha anche pregato per le vittime e per i loro familiari, incoraggiando i soccorritori e rinnovando la sua "spirituale vicinanza" alla popolazioni del Paese "che con dignità e coraggio stanno facendo fronte alle conseguenze di tali calamità"."Le immagini del tragico terremoto e del conseguente tsunami in Giappone ci hanno lasciato tutti fortemente impressionati", ha detto il Papa nel dopo Angelus. "Desidero rinnovare la mia spirituale vicinanza alle care popolazioni di quel Paese, che con dignità e coraggio stanno facendo fronte alle conseguenze di tali calamità - ha proseguito -. Prego per le vittime e per i loro familiari, e per tutti coloro che soffrono a causa di questi tremendi eventi. Incoraggio quanti, con encomiabile prontezza, si stanno impegnando per portare aiuto". "Rimaniamo uniti nella preghiera. Il Signore ci è vicino!", ha quindi invocato il Pontefice.

POSSIBILE STOP ELETTRICITA'
- L'erogazione dell'elettricità potrebbe subire un'interruzione, a partire dall'area di Tokyo, a causa dello stop degli impianti nucleari. Lo ha affermato il ministro dell'Economia e Industria, Banri Kaieda, in una conferenza stampa.

MAGNITUDO RIVISTA A 9
- La magnitudo del terremoto che ha colpito il Giappone e' stata rivista a 9 contro la precedente stima di 8.8 (era di 8,9 secondo l'Usgs). Lo ha reso noto oggi l'Agenzia meteorologica giapponese (Jma), aggiungendo che si tratta di un sisma tra i piu' potenti mai registrati.
RISCHI FUSIONE IN 2 REATTORI - Il governo giapponese ha messo in guardia dai rischi di processo di fusione nei reattori 1 e 3 della centrale Fukushima n1, colpita venerdì scorso dal terremoto e tsunami. "Riteniamo sia altamente possibile che si sia verificata una concentrazione", ha risposto in conferenza stampa il portavoce del governo, Yukio Edano, quanto ai rischi di fusione: "non possiamo verificare ciò che accade nel cuore del reattore, ma stiamo facendo passi in avanti rispetto a questa ipotesi". Parlando dei lavori di messa in sicurezza dei due reattori di Fukushima, Edano ha riconosciuto che i livelli di radiazione sono saliti per lo sfogo di vapore leggermente contaminato, tra le operazioni per abbassare la pressione combinata al pompaggio di acqua di raffreddamento. "L'aumento dei livelli di radiazioni è stata finora nel range previsto, mentre continuano le attivita", ha osservato ancora Edano, aggiungendo che le fluttuazioni dei livelli radioattivi non comportano preoccupazioni per la salute. "E' però verosimile vedere più fluttuazioni, mentre continuano le operazioni di decompressione", ha concluso. Da parte sua, anche Tepco, il gestore dell'impianto, ha ribadito non ci sono rischi di contaminazione.
AIEA, 140 MILA EVACUATI DA AREA FUKUSHIMA - Sono circa 140 mila le persone evacuate dall'area in cui sorgono Fukushima 1 e Fukushima 2, le due centrali nucleari rimaste danneggiate dal violento sisma che ieri ha colpito il Giappone. Lo ha reso noto stasera l'Aiea, l'Agenzia dell'Onu per l'energia nucleare, in un comunicato diffuso dalla sua sede di Vienna dopo avere ricevuto informazioni direttamente dalle autorità nipponiche. Secondo l'Aiea, dall'area di Fukushima 1 sono state allontanate 110 mila persone che si trovavano all'interno di un raggio di 20 chilometri dall'impianto. Dall'area attorno alla seconda centrale sono state fatte evacuare 30 mila persone. La procedura, secondo l'Aiea, è stata completata.
 
FONTE: Ansa.it