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sabato 15 giugno 2013

Runaway Totem

RUNAWAY TOTEM - Ai Cancelli dell'Ombra
Lizard Records / Andromeda Relix
D
istribuzione italiana: si
Genere: Rock sperimentale / Progressive
Supporto: CD – 2010




Ho gia avuto modo di parlare dei Runaway Totem in altre occasioni, del loro stile ricercato, quantomeno sperimentale come ad esempio quello dei francesi Magma. Per chi non è ferrato nel genere, dico che spaziano nella Psichedelìa cosmica, altrimenti chiamata Space Rock, ma qui c’è molto altro. Una band che cerca di assorbire tutta l’essenza in cui si trova, ogni elemento è ricettivo nel captare le vibrazioni armoniche che viaggiano nello spazio. Ogni singolo elemento è parte di questo microcosmo sonoro e quando esso finisce di captarne l’energia, è naturalmente sostituito con un altro individuo. Tutto questo giustifica il mutamento della line up della band nel tempo.
“Ai Cancelli Dell’Ombra” è un live registrato su due piste nel 1994 ma edito dalla Lizard solamente nel 2010. Questo è un documento interessante, dove la band espone gran parte del materiale tratto dal primo album “Trimegisto”. La magia dell’esibizione dal vivo presenta numerose varianti rispetto al materiale da studio, questo perché i Runaway Totem assorbono anche le percezioni del pubblico presente che diventa parte attiva dell’evento. Tutto è amalgamato in un contesto diretto e spontaneo. Profondità e tenebre avvolgono l’ascolto, amplificato dalla voce a volte interpretativa e a tratti lirica di Ana Torres Fraile, un connubio astratto e comunque nell’insieme melodioso. Giochi di chitarre elettriche supportate dalle tastiere mai invasive, si inseguono in numerosi cambi di tempo e d’umore.
Nei cinque brani che compongono il disco si percepisce a pelle l’atmosfera che si va creando nel Teatro Albatros di Genova. I Runaway Totem a tratti induriscono il suono con chitarre distorte e rendono ancora più greve lo stato d’animo di chi ascolta, un muro sonoro spesso alto ed impenetrabile che non concede distrazioni. Alta è la sperimentazione in “Segreto Tra Le Mura”, fra suoni, Metal e lirica, ma è tutto il live che si propone in maniera perentoria nei trequarti d’ora incisivi e fuorvianti. Divertenti alcuni cori, diretti e cantabili anche dal pubblico, ma messi in un contesto alquanto astratto. C’è di tutto e di più.
Bisogna ringraziare la Lizard ed Andromeda Relix per avere ancora oggi il coraggio di credere in certi progetti che vanno aldilà della mente, cioè nel territorio dello spirito. Chi altri ha il coraggio di investire in ciò che in realtà è arte pura, ossia dove l’artista fa esclusivamente ciò che vuole, senza restrizioni dall’esterno. Sempre più rari signori miei…. MS



2 commenti:

  1. Alcuni critici hanno detto che suonano come il più recente Zappa. Come fanno a sembrare Frank Zappa? L'ho ascoltato e non sento niente che assomigli Zappa?

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  2. Ciao amico. Quando c'è un approccio sperimentale, spontaneo e d' improvvisazione, molti tendono ad accostare questo modus operandi a quello di Frank Zappa, magari non sempre a proposito.

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