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sabato 12 febbraio 2011

ARENA, i Marillion siamo noi!


ARENA, supergruppo composto da musicisti già da tempo radicati nel mondo del Prog.
Nato in Inghilterra nel 1993 per il volere dell' ex batterista dei MARILLION  Mike Pointer e del tuttofare tastierista Clive Nolan (PENDRAGON, SHADOWLAND, STRANGERS ON A TRAIN, MEDICINE MAN) rimane tuttora l'unica valida alternativa per tutti gli amanti dei vecchi MARILLION era Fish.
La prima formazione, oltre ai succitati, è composta da: John Carson alla voce, Keith More alle chitarre (ASIA, TINA TURNER, PAUL Mc CARTNEY), ed al basso Cliff Orsi.
Impressiona notevolmente il cd di debutto'Song from the lions cage' del 1995, piccola gemma per tutti gli amanti dei MARILLION e PENDRAGON.
  In evidenza 'Jericho', 'Solomon', 'Midas vision', 'Valley of the kings' e l'opener 'Out of the wilderness' inframezzate dalle 'Crying for help'.
Di questo brano abbiamo ben quattro riprese 'Crying for help 1, 2, 3, 4' che in maniera acustica ed ariosa intervallano i momenti più salienti del lavoro.
Il medesimo schema viene rispettato pure nel successivo 'Pride', magnifico full lenght del '96   
Questo consacra definitivamente il combo inglese nell'olimpo del Progressive d'elite. Mentre sul primo lp l' atmosfera è d'inquietudine come descritta nella copertina del cd, un leone in gabbia con la frustrazione di volerne uscire, su 'Pride' invece, i testi sono sul tema del potere e della corruzione e risultano più d'impatto e violenti.
Cliff Orsi viene sostituito al basso dal bravissimo ex JADIS John Jowitt ( ex IQ), e Paul Wrightson sostituisce Carson alla voce. La causa va ricercata nei numerosi problemi dei medesimi nell'affrontare il tour, troppi impegni in poco tempo.....insostenibile.
Nel 1997 si conclude definitivamente la saga 'Crying for help' con una raccolta dal titolo 'The cry' che rivisita tutte le versioni della medesima realizzate sin d'ora. Bellissimi gli arpeggi acustici di'The cry' , nuovo arrangiamento che in'Pride' viene cantato a cappella da Wrightson.
'Only child' in precedenza chiamato'Crying for help 4' è condito da un ottimo guitar solo dell'ospite Steve Rothery dei MARILLION. Abbiamo pure un inedito, 'The healer', brano accattivante che riscuote più di un consenso.
Dopo numerosi tour europei toccando pure la nostra penisola, gli ARENA decidono di fare sul serio e giocano l'asso 'The visitor' in pieno1998.
John Mitchell sostituisce degnamente More alle chitarre e le atmosfere si orientano verso un mondo più 'Pinkfloydiano'. La voce di Paul si potrebbe paragonare al miglior Fish!
Personalmente ritengo 'The hanging tree' la più bella canzone mai realizzata dagli ARENA, non ce n'è per nessuno!!! Ma è tutto un equilibrio nel cd, non vi è mai un momento di stanca, la nostra attenzione è sempre sollecitata e la mente viene rapita dalle strabordanti tastiere di Clive.
Questi, oggi come oggi, sono più che i nuovi MARILLION.
E dopo un buon live dal titolo 'Welcome to the stage' arriva il colpo del ko:
'Immortal?'
Siamo nel 2000 e nuovi cambi di line up scuotono l'astronave ARENA, alla voce subentra la sorpresa Rob Sowden e Ian Salmon (TRESHOLD) sostituisce il pur bravo John al basso.
Come descrivere 'Waiting for the flood','The butterfly man', 'Friday's dream'? Ascoltateli.
In questo caso ci troviamo dinanzi allo 'Script' del nuovo millennio.
Ottimo pure il live 'Breakfast in Biarritz' registrato in quel di Amsterdam nel 17 ottobre del 2000
'Breakfast in Biarritz' contiene pure una lunga traccia -rom di 30 minuti con interviste ed immagini di tutto il gruppo dell'ultimo periodo.
Nel 2004 Gli ARENA si propongono con uno stile più Heavy rispetto gli ultimi lavori ed il risultato è grandioso, "Contagion". Con una formazione finalmente stabile i nostri ci propinano un disco che , non esagero, riapre al mondo intero il discorso PROGRESSIVE. Notevolmente migliorato e più a suo agio Rob Sowden al microfono è autore di una prova maiuscola e teatrale.

Concatenati a "Contagion" ci sono pure due EP validissimi dal titolo "Contagius" e "Contagium". Questi contengono pure nuovi brani e traccie cd-room. Le canzoni non si discostano comunque di molto dalla sua navicella madre.
Nel 2005 si confermano nella stessa line-up e ancora una volta il tutto ci guadagna, è la volta di "Pepper's Ghost". Il suono rimane sempre Hard e francamente dopo un capolavoro come "Contagion" non ci si poteva attendere altrettanto, ma il quintetto inglese si conferma in grande vena compositiva regalandoci un altro gioiello Neoprogressivo.
Quante belle storie ci hanno raccontato gli ARENA in pochi anni, e chissà quante ce ne racconteranno. Noi terrestri rimaniamo qui ad aspettare che questi alieni ci rapiscono per l'ennesima volta e speriamo che questo ci accada la più presto!

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