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sabato 6 aprile 2013

Sciarada

SCIARADA - The Addiction
Lizard Records
D
istribuzione italiana: Lizard Records
Genere: Ambient / Post Rock
Supporto: CD – 2009




Prosegue la ricerca della Lizard su band dedite alla musica sperimentale. Questa volta ci propongono gli Sciarada, attualmente un trio composto da Michele Nicoli, Matteo Sorio e Mario Tuppo. Il progetto Sciarada nasce a Verona nel 2005 e da alla luce un primo cd autoprodotto. Oggi con “The Addiction” la band si stabilizza a trio, il lavoro della mente compositrice di Michele Nicoli prende così forma e stabilità.
In questo viaggio sonoro i veronesi si circondano pure di special guest, per cui Francesco Tomè (soundscapes), Giulio De Boni (batteria) ed Antonella Bertini (voce), danno il loro prezioso contributo. L’artwork del disco è minimale, in bianco e nero, rappresentato da opere pittoriche di Igor Compagno. Tutto questo sposa alla perfezione l’impatto sonoro della band.
Suoni legati a ritmica spezzata, graffi nella mente, forse suggeriti da Fripp (King Crimson), coinvolgono l’ascoltatore. Un film di diapositive rovinate che solo a tratti lasciano intravedere con nitidezza le immagini di questa musica. Non si riesce a mettere a fuoco l’anima dei Sciarada nella globalità degli ascolti, ogni singolo brano è un diverso trip, che affronta l’impalpabile mondo sonoro con inattesa maturità. Aloni di Pinkfloydiana memoria, pervadono nelle chitarre di “Senica Star”, brano completamente differente dall’etereo ed instabile precedente dal titolo “Devon PTU”. Vortici sonori a tratti ripetitivi, lasciano spazio ad inattese melodie, come quelle del piano di “Odessa”. Lo strumento è solitario, apparentemente protagonista, in quanto il suono ce lo propone in lontananza, come pentirsi del protagonismo, lasciando spazio a suoni circondari meno reali.
Ariosità, restrizione, timidezza e nuovi paesaggi, sono le sensazioni che più affiorano. Il mondo Sciarada trova vetrina nella conclusiva suite “Baratio”, un susseguirsi di suoni e melodie che si incastonano fra chitarra e piano. Ma il vero protagonista è il silenzio che ci avvolge lungo tempo per poi sfociare in suoni d’acqua e nella bella voce di Antonella.
Sciarada è proprio come la sua copertina, una perfetta rappresentazione grafica, apparentemente uno scarabocchio che lascia immaginare qualcosa, quel qualcosa che deciderà solo la vostra mente. MS

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