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martedì 26 giugno 2012

Banco Del Mutuo Soccorso

BANCO - Seguendo le Traccie
Ma.Ra.Cash

Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Gothic Metal
Support: CD - 2005




Ecco una chicca impedibile per tutti gli estimatori del gruppo di Francesco Di Giacomo. La Ma Ra Cash rispolvera e dona qualità sonora cristallina al concerto del Teatro Verdi di Salerno del 23 Aprile 1975. La magia del momento è perfettamente incastonata nelle note che sembrano, oggi più che mai, incredibilmente senza tempo.
Si comincia con l’intramontabile “R.I.P.” che molto farà discutere (e contestare) per la scelta di essere cantata in inglese. Allora certo pubblico, in un certo senso “politicizzato”, non era propenso ad aperture esterofile, ma il Banco in quel momento tenta di aprirsi al mercato mondiale ed il passo sembra quasi inevitabile, proprio come quello intrapreso dai cugini PFM. Il risultato e la prestazione è sopra le righe, fa un certo effetto sentire oggi il gruppo a questi livelli. Segue “L’albero Del Pane”, strumentalmente eccellente nella coralità, un pezzo che farà la gioia dei collezionisti. Che tutto giri bene lo si ascolta nella successiva “La Danza Dei Grandi Rettili”, tratta dal secondo capolavoro “Darwin”. L’intesa è perfetta, così le tastiere dei fratelli Nocenti, Vittorio e Gianni. Tutta la band è fotografata nel massimo del suo splendore, la ritmica i Pierluigi Calderoni alla batteria e di Renato D’angelo al basso è semplicemente spettacolare. Maltese suona la chitarra dando l’anima, per poi passare alla tromba con un indifferenza ed una capacità disarmanti. Un breve “Passaggio” ed ecco la storica “Non Mi Rompete”, acustica ed elegante, dove Francesco sembra davvero avere l’intenzione di non disturbare. C’è spazio per il Progressive più sperimentale e di nicchia in “Dopo… Niente E’ Più Lo Stesso”, articolato e ben eseguito a dimostrazione della riuscita della serata. La band unisce tecnica e poesia legandole con un sottile filo d’improvvisazione spiegando al mondo cos’è l’arte della musica Rock italiana. Il concerto si conclude con la suite “Metamorfosi” tratta ancora una volta dal primo LP.
Chi mi conosce sa che non sono di certo un tipo nostalgico, apprezzo molto la musica di oggi e di sempre, ma in verità gli anni ’70 hanno innegabilmente quel qualcosa in più. Ma allora non c’è nemmeno una nota negativa in questo live? Si, qualcosa c’è, Renato quella sera aveva un fastidiosissimo mal di denti. “Seguendo Le Tracce”, semplicemente impedibile. MS


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