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venerdì 5 luglio 2013

Marcello Capra

 
CAPRA MARCELLO – Fili Del Tempo
Electromatic Music
Distribuzione italiana: Ma.Ra.Cash
Genere: Virtuoso chitarra
Supporto: cd – 2011


Per il nuovo lavoro da studio il chitarrista Marcello Capra, dopo il buon “Preludio Ad Una Nuova Alba” del 2010, si avvale della collaborazione di due grandi nomi del Progressive Rock italiano, Silvana Aliotta voce dei Circus 2000 e del produttore tastierista Beppe Crovella degli Arti & Mestieri. Avrete gia capito che le prerogative per un buon disco ci sono gia tutte e le attese infatti non vengono deluse.
La musica di Capra è sempre visiva, acustica ed intimistica. Le sensazioni vengono descritte con maestria dalla chitarra, ma è l’insieme che in definitiva funziona. Nei dieci brani di “Fili Del Tempo” ci si imbatte con le idee di Astor Piazzolla, Shankar e Gismonti, tutti alti punti di riferimento per il chitarrista ex Procession. Ora ai cultori del Prog non sarà sfuggito questo nome, altra band degli anni ’70 autrice di dischi molto interessanti quali “Frontiers”, “Fiaba” ed “Esplorare”. Ed è proprio “Frontiera” che qui viene ricordato con una suite dal titolo “Procession” suddivisa in cinque capitoli.
“Fili Del Tempo”, la title track è un viaggio temporale dove le redini della memoria si intersecano fra passato e presente. Ritornando invece al fisarmonicista argentino Piazzolla , con “Astor” l’autore dedica questo tributo al quale non si resta indifferenti per profondità e calore sonoro. Ci sono altri brani dedicati a grandi terre, come ad esempio il Brasile del musicista Irio De Paula proprio nel brano “Irio” ed il Tibet martoriato dalle annose repressioni in “For Tibet”.
La chitarra acustica racconta molte storie vibrando nelle mani di Capra e nel nostro animo, come nell’iniziale “Dreaming Of Tinder”, dove la voce senza tempo di Silvana Aliotta fa scorrere brividi sulla pelle. Il profumo degli anni ’70 assale la mente di chi ascolta, così intenso da far girare la testa a chi li ha vissuti di persona.
Virtuosismi si alternano ad arpeggi non disdegnando brevi escursioni nel Blues, il tutto per un risultato finale esaustivo.
“Fili Del Tempo” mi da la sensazione che per l’autore è un diario di vita personale, ma che lui ha aperto a noi, coinvolgendoci nelle sue personali emozioni. Sempre più raro imbattersi in grandi sensibilità in un mondo come questo di oggi, dove il futile e vuoto mordi e fuggi impera.
Un disco da ascoltare in comodità con il cuore aperto e vedrete che vi tirerà fuori sensazioni che credevate sopite.
Eccellente! (MS)





MARCELLO CAPRA - Preludio ad una Nuova Alba
Electromantic / Ma.Ra.Cash.

Distribuzione italiana: si
Genere: Acustico
Support: CD - 2010
Era il 1972, quando il Rock Progressivo italiano stava dando i suoi primi frutti. Band importanti stavano facendo conoscere il genere al pubblico, grazie a Balletto Di Bronzo, Le Orme, Pfm , Banco Del Mutuo Soccorso, New Trolls tanto per fare i nomi più altisonanti. Nello stesso periodo esistevano delle realtà cosiddette minori, non tanto per qualità, quanto come distribuzione e tiratura di dischi, una di queste si chiamava Procession. “Frontiera” è un album molto bello, coinvolgente e alla chitarra c’è Marcello Capra. La carriera di questo artista è lunga , con una pausa negli anni ’80 che dura fino al 1993. Diversi gli album solistici , fra i quali “Imaginations” (Mellow Records-1994), “Danzarella” (Toast Musique – 1998), “Alchimie” (Toast Musique – 2001), “Vento Teso” (Toast Musique – 2005) e “Ritmica-Mente” (2007). Servono due anni a Capra per riuscire a realizzare questo nuovo album dal titolo “Preludio Ad Una Nuova Alba”, composto da quindici canzoni acustiche, fra cui due gia edite ma risuonate per l’occasione.
L’Electromatic di Beppe Crovella (tastierista degli Arti & Mestieri, altra band storica del Prog italiano anni ’70) prende in cura l’edizione di questa realizzazione, la quale fra gli addetti ai lavori e nel web, riceve immediatamente consensi entusiastici. Quello che si ascolta in questo viaggio acustico è un mix fra virtuosismi di chitarra e melodie toccanti, solari e mediterranee, quelle che abbiamo incastonate nel nostro DNA. Plettro e corde di metallo rendono il suono della sua chitarra davvero unico, proprio come sottolinea il preciso giornalista Donato Zoppo all’interno del artwork. Una musica per aprire la mente, all’ascolto inevitabili le visioni di paesaggi ampi, la fantasia non può fare a meno di volare in alto. Creare oggi 2010 un disco di musica acustica, tutta strumentale, solo chitarra è altamente rischioso, in una società mordi e fuggi, pochi rivolgono lo sguardo verso un mondo musicale più profondo e pacato. Ma la musica di Capra riesce anche a coinvolgere in maniera grintosa, ascoltate la sua chitarra in “Corsari”, un pezzo davvero trascinante ed eseguito con maestria. Piccoli richiami folcloristici si affacciano di tanto in tanto (“Danza Turchese”), ci sono anche suoni che profumano di natura agreste e di aria pura, “Gocce” su tutto questo è un volo planare. “Presagio” è una delle mie preferite, introspettiva e toccante all’inizio, per poi lasciarsi trascinare verso un crescendo grintoso. Il suono della chitarra è limpido, l’acustica scelta in sala d’incisione risulta giusta. “Canto Di Mare” racchiude nel titolo il sunto sonoro, così come “Tracce Mediterranee”, proprio quelle a cui mi riferivo in precedenza. Il disco si chiude con “Aura”, primaverile e calda, grazie anche alla voce di Laura Ennas.
Questo disco è un passaggio fra gli anni ’70 ed il mondo attuale, perchè Capra ha espresso in poche note tutto il sunto della musica che ha acquisito nel corso della sua lunga carriera. L’esperienza c’è e si sente, ma quello che prevarica è il cuore e di questo oggi come oggi, in un mondo freddo, distaccato ed elettronico, ne abbiamo un bisogno esagerato. Fermiamoci ad ascoltarlo. MS


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