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giovedì 2 maggio 2024

Riccardo Zappa

RICCARDO ZAPPA – Gabri Flies To Italy
Micio Poldo Edizioni Musicali
Distribuzione: G.T. Music Distribution
Genere: Virtuoso chitarra
Supporto: cd – 2024




Il nome di Riccardo Zappa nell’ambito musicale è rinomato, un chitarrista che nel tempo si è saputo ritagliare un posto d’onore grazie alle numerose collaborazioni e una discografia invidiabile di oltre venti dischi in studio.
La carriera è ricca di sperimentazione, iniziando dalla chitarra a dodici corde passando per la musica classica ed elettronica, pur restando fedele al mondo della canzone. Allievo di Miguel Ablóniz muove i primi passi nel 1969 con Fiorella Mannoia e il brano “Le Ciliegie”. Il primo album solista risale al 1974 intitolato “Aulehla & Zappa”, segue il tour con Eros Ramazzotti nel 1985, oltre collaborazioni con artisti del calibro di Antonello Venditti, Eugenio Finardi, Mia Martini, Mina, Giorgio Gaber e Gino Paoli. Secondo un referendum indetto dalla rivista Guitar Club, Riccardo Zappa è risultato il migliore chitarrista acustico italiano per cinque anni consecutivi, dopodiché è stato dichiarato non più votabile. Viene da se un nutrito palmares di riconoscimenti pubblici. Questo in grandi linee è Riccardo Zappa, chitarrista considerevole dalle alte qualità tecniche e con un gusto per la composizione altamente spiccato.
L’accurato lavoro di Vannuccio Zanella e di Antonino Destra porta oggi Zappa a realizzare “Gabri Flies To Italy”, disco di sette brani dedicati al fratello Gabriele contenuti in un artwork per opera di Ondemedie. Le belle fotografie interne di Marina Capaldi mostrano l’artista con la sua chitarra e il mare, esatta trasposizione di quello che poi si andrà ad ascoltare. Nel disco si apprezza il ritorno di Zappa alle sei e dodici corde. Assieme a lui partecipano ai cori Roberta Frighi, Simona Santia, Ennio Zanini e Nicola Gargaglia, oltre a Stefano Franzoni (primo mandolino), Anna Morelli (secondo mandolino), Enrico Melli (mandola tenore), Edoardo Farina (mandoloncello), e all’Orchestra Plettro Guido Neri di Ferrara.
Il primo brano è proprio la title track dell’album, una suite di diciannove minuti dove le corde strumentali rilasciano suoni estesi, che si alternano a istanti pieni di patos. La cura per i suoni impreziosisce l’ascolto, specialmente durante gli arrangiamenti elettronici, una vera e propria colonna sonora per lande estese, dove la solarità riscalda lo stato d’animo.
La tecnica espressa durante l’esibizione fa da supporto alla melodia e non la sostituisce mai, i cambi di ritmo poi non sono altro che una staffetta emotiva per un ascolto continuo senza momenti di stanca. L’uso delle coralità rimanda la memoria agli anni ’70, quando un certo Ennio Morricone si dilettava in piccole gemme sonore. Malinconia e delicatezza avvolgono l’ambiente a noi circostante.
Una tela piena di colori tenui è affrescata in “Harmonios” grazie al quartetto di mandolini, i quali donano all’insieme tanta mediterraneità legata alla storia antica della nostra tradizione musicale.
“Sanvalentiniana” traspira amore in un giro armonico che sembra essere ragionato a ogni tocco delle corde. Quando il ritmo subentra, tutto vive di luce propria.
Un salto nel tempo a ritroso con “Inno”, un movimento classico in cui la personalità prende le redini del gioco. Qui Zappa dimostra a pieno le capacità sia tecniche sia compositive con maestria.
“Suonami Una Nota” dona vigore all’ascolto alzandone i toni pur avendo di base un folclore atavico dal quale risulta difficile distaccarsi, in fondo queste sonorità tutti noi le abbiamo incastonate nel DNA. In “Nimaster Ego” ritornano le coralità e l’elettronica, in un gioco fra dissolvenza ed echi che fanno da sfondo al suono della chitarra. La breve “L’Attesa” chiude l’album in maniera acustica e sentita, uno dei momenti emotivamente più alti dell’insieme.
Riccardo Zappa riesce a far parlare le mani con garbo e sensibilità, senza mai alzare i toni più del necessario, a testimonianza di una maturità artistica solida acquisita nel tempo. Questi sono artisti di cui andare orgogliosi, guai ignorarli, soprattutto oggi in un momento in cui l’arte si è drasticamente miscelata al qualunquismo approssimativo e becero. Concedetevi una coccola con “Gabri Flies To Italy”, e non sorprendetevi se vi scenderà anche qualche lacrima. MS 







Versione Inglese:


RICCARDO ZAPPA - Gabri Flies To Italy
Micio Poldo Music Editions
Distribution: G.T. Music Distribution
Genre: Virtuoso guitar
Support: cd - 2024


Riccardo Zappa's name in the music business is renowned, a guitarist who has carved out a place of honor over time thanks to numerous collaborations and an enviable discography of over twenty studio records.
His career is rich in experimentation, starting with twelve-string guitar and moving through classical and electronic music, while remaining faithful to the world of song. A student of Miguel Ablóniz he took his first steps in 1969 with Fiorella Mannoia and the song "Le Ciliegie". His first solo album was in 1974 entitled "Aulehla & Zappa", followed by a tour with Eros Ramazzotti in 1985, as well as collaborations with the likes of Antonello Venditti, Eugenio Finardi, Mia Martini, Mina, Giorgio Gaber and Gino Paoli. According to a referendum held by Guitar Club magazine, Riccardo Zappa was the best Italian acoustic guitarist for five consecutive years, after which he was declared no longer eligible to vote. A large palmares of public recognition comes with it. This in broad strokes is Riccardo Zappa, a considerable guitarist with high technical qualities and a highly marked taste for composition.
The painstaking work of Vannuccio Zanella and Antonino Destra now leads Zappa to release "Gabri Flies To Italy", an album of seven tracks dedicated to his brother Gabriele contained in artwork by Ondemedie. The beautiful interior photographs by Marina Capaldi show the artist with his guitar and the sea, an exact transposition of what you will later hear. Zappa's return to the six and twelve strings is appreciated on the disc. Joining him on the choruses are Roberta Frighi, Simona Santia, Ennio Zanini, and Nicola Gargaglia, as well as Stefano Franzoni (first mandolin), Anna Morelli (second mandolin), Enrico Melli (tenor mandola), Edoardo Farina (mandoloncello), and the Guido Neri Plectrum Orchestra of Ferrara.
The first track is precisely the album's title track, a nineteen-minute suite where the instrumental strings release extended sounds, alternating with moments full of pathos. The care for sounds embellishes the listening, especially during the electronic arrangements, a real soundtrack for extended moors, where the sunshine warms the mood.
The technique expressed during the performance acts as a support to the melody and never replaces it, the changes of rhythm then are nothing more than an emotional relay for continuous listening without moments of fatigue. The use of chorality harkens back to the 1970s, when a certain Ennio Morricone delighted in little sound gems. Melancholy and delicacy envelop the environment around us.
A canvas full of soft colors is frescoed in "Harmonios" thanks to the quartet of mandolins, which give the ensemble so much Mediterranean-ness linked to the ancient history of our musical tradition.
"Sanvalentiniana" breathes love in a harmonic turn that seems to be reasoned with every touch of the strings. When the rhythm takes over, everything lives by its own light.
Flash back in time with "Inno", a classic movement in which personality takes the reins. Here Zappa fully demonstrates both technical and compositional skills with mastery.
"Suonami Una Nota" lends vigor to the listening experience by raising the tones while having an atavistic folklore base from which it is difficult to detach, after all, these sounds we all have embedded in our DNA. In "Nimaster Ego" the chorality and electronics return, in a play between fading and echoes that serve as a backdrop for the guitar sound. The short "L'Attesa" closes the album in an acoustic and heartfelt way, one of the highest emotional moments of the whole.
Riccardo Zappa manages to let his hands speak with grace and sensitivity, never raising the tone more than necessary, a testament to a solid artistic maturity acquired over time. These are artists to be proud of, woe ignore them, especially today at a time when art has been drastically mixed with sloppy, boorish qualunquism. Treat yourself to a cuddle with "Gabri Flies To Italy", and don't be surprised if a few tears drop as well. MS





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